Sulle rive dell’Ospedale del Mare, si staglia l’imminente realizzazione dell’Istituto Campano di Neuroscienze (ICAN), un’iniziativa strategica finanziata dalla Regione Campania con un investimento di 55 milioni di euro.
L’ICAN ambisce a ridefinire il panorama della cura e della ricerca neurologica in Campania e oltre, trascendendo il mero approccio assistenziale per abbracciare un modello integrato di innovazione scientifica e applicazione clinica.
L’obiettivo primario è colmare il divario tra scoperta di laboratorio e soluzioni terapeutiche concrete, accelerando significativamente i percorsi di recupero e migliorando la qualità della vita dei pazienti affetti da patologie neurologiche.
Il progetto, articolato in un cronoprogramma di 24 mesi, prevede un periodo di 6 mesi per l’assegnazione dei lavori e 18 mesi per la costruzione vera e propria, con l’apertura prevista nella primavera del 2028.
La direzione dell’ICAN sarà affidata al Dottor Giuseppe Catapano, a capo di una struttura polifunzionale che integrerà reparti di imaging avanzato, sale operatorie all’avanguardia, aree dedicate alla degenza e unità di riabilitazione post-operatoria, garantendo una presa in carico olistica del paziente.
Il concept architettonico, un’opera di progettazione *ex novo*, si fonda su una reinterpretazione contemporanea dei principi fondamentali che governano l’organizzazione e il funzionamento del cervello umano.
L’ispirazione deriva dalla complessità delle connessioni sinaptiche, traducendo in forma, funzione e scelta dei materiali un’analogia visiva tra il labirinto neuronale e la struttura dell’edificio.
Come sottolineato dal Direttore dell’ASL Napoli 1, Ciro Verdoliva, l’architettura si propone di evocare la dinamicità e l’interconnessione delle sinapsi, veri e propri punti di comunicazione essenziali per il funzionamento del sistema nervoso.
Il design complessivo celebra il concetto di flusso, scambio e trasmissione di impulsi, trasformando principi biologici in un linguaggio architettonico innovativo.
L’edificio si svilupperà su tre livelli ipogei, destinati ad ospitare un moderno blocco operatorio all’avanguardia, e tre livelli in superficie, realizzati nell’area interessata dal crollo del parcheggio del 2021, che ora verrà opportunamente consolidata e trasformata per accogliere le nuove infrastrutture sotterranee.
L’involucro esterno, realizzato con materiali metallici e traslucidi, sarà progettato per massimizzare la trasmissione della luce naturale e creare effetti visivi mutevoli, simulando l’attività elettrica del cervello.
L’uso di pannelli modulari, interconnessi e sovrapposti, creerà una superficie dinamica e cangiante, che offre un’esperienza visiva in continua evoluzione in base all’angolo di osservazione e all’intensità luminosa.
Questa soluzione non solo contribuisce all’estetica dell’edificio, ma anche all’efficienza energetica, migliorando l’isolamento termico e favorendo la ventilazione passiva.
In sintesi, l’ICAN non sarà solo un ospedale, ma un vero e proprio manifesto architettonico, un’opera d’arte che comunica e interagisce con l’ambiente circostante, riflettendo la potenza e la bellezza del cervello umano.