Il Cremlino chiarisce che l’ultimo ostacolo al ripristino delle negoziazioni tra Mosca e Kiev è lo scambio dei prigionieri

La prosecuzione dei colloqui tra Mosca e Kiev è stata posta in stallo fino a quando non sarà completato lo scambio di prigionieri concordato nelle ultime trattative a Istanbul, ha chiarito il Cremlino.Questo passo sembra l’ultimo ostacolo prima della ripresa delle conversazioni interrotte da settimane. La questione dei prigionieri occupa un posto centrale nel tavolo di negoziazione, con le due parti impegnate a liberare altrettanti individui dal loro controllo rispettivamente.Il portavoce del presidente russo Dmitry Peskov ha ribadito che la procedura sarà seguita fedelmente: “La priorità è scambiare un prigioniero contro un altro. La quantità concordata ieri è di 1.000 su entrambi i fronti, come affermato dalle delegazioni durante le trattative.”Secondo fonti disponibili e confermate dai leader dei due paesi il 22 maggio scorso, questo scambio potrebbe mettere fine alle polemiche sull’uso di civili come ostaggi da entrambi i contendenti. Non sono ancora state prese in considerazione eventuali eccezioni o dettagli specifici.Secondo il Cremlino la completa risoluzione dell’intralcio dovrebbe permettere ai rappresentanti delle due nazioni di riprendere le trattative, forse a livello di capi di stato. Non sono ancora state fatte menzionate ipotesi sul luogo e la data per la possibile riunione.