Il giudice Alberto Carboni del tribunale di Milano ha impartito istruzioni affinché le indagini sui social media per diffamazione e discriminazione razziale in favore della senatrice a vita Liliana Segre siano protratte. Il magistrato ha ordinato alla procura di condurre nuove ricerche per identificare 86 profili social, accogliendo l’istanza presentata dall’avvocato Vincenzo Saponara in nome della senatrice. Inoltre il giudice Carboni ha disposto la registrazione di nove persone che non erano state precedentemente indagate e l’imputazione coatta per sette individui. Quest’ultimo passaggio contrasta con l’originaria richiesta avanzata dalla procura milanese, la quale aveva inizialmente chiesto il deferimento alle indagini archiviazione a carico di 17 soggetti.Si ricorda che Liliana Segre ha presentato un reclamo per denunciare i profili social su cui era stata oggetto di diffamazione e discriminazione.
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