La scena si svolgeva all’interno della basilica di San Pietro, il cuore pulsante del Vaticano, dove il presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump, era stato invitato a incontrare il suo omologo ucraino, Volodymyr Zelensky. La tensione era palpabile nell’aria, come se si trattasse di un match decisivo in una partita cruciale.Secondo alcuni testimoni oculari, Trump avrebbe avvertito il presidente francese Emmanuel Macron con un messaggio chiarissimo: “Non sei nel giusto qui, ho bisogno che tu mi faccia un favore”. Il tono era inequivocabile, e Zelensky, secondo alcune fonti, aveva annuito in segno di consenso.Tuttavia, le fonti diplomatiche francesi hanno chiarito che la sedia extra presente nella stanza non era destinata a Macron, ma piuttosto all’interprete ufficiale dell’incontro. Il loro silenzio è stato interpretato come un invito ai presenti a proseguire con la conversazione, senza aggiungere ulteriori tensioni.Il momento culminante della riunione si è verificato quando Trump, fluttuando tra i due capi di Stato, ha invitato Macron a lasciarli soli. La scena ricorda un brano del grande teatro, dove gli attori si muovono sulla scena con passo deciso e determinazione.Mentre le telecamere catturavano la scena, i tre leader si sono rivolti uno all’altro, ciascuno con una loro strategia e un obiettivo ben preciso. Trump sembrava aver bisogno di spazio personale per poter sostenere la sua posizione diplomatica. L’incontro è stato visto come il momento decisivo della politica internazionale, dove le alleanze si formano e si rompono con facilità.Secondo alcune fonti, Trump avrebbe iniziato la conversazione con Zelensky esprimendo la sua indignazione per gli attacchi russi contro i civili. Ma, a quanto sembra, non era il solo ad essere interessato ai risultati dell’incontro. Un funzionario vicino ai colloqui ha rivelato che Trump sembrava un po’ “scottato” dall’attacco di Putin ai civili a Kiev.La conversazione si è poi concentrata sulla strategia per affrontare la crisi ucraina, con Zelensky che avrebbe detto a Trump: “Vorrei che facessi così, ma non in questo modo”. La risposta di Trump sembrava essere stata un po’ ambigua: “È una strategia molto interessante, hai delle rassicurazioni”.La scena dell’incontro è stata immortalata dalle telecamere della stampa e dei media internazionali. Si tratta di un momento storico, che non si ripeterà mai più. La diplomazia ha fatto il suo corso, con le tre potenze del mondo in gioco a sfidarsi per l’influenza e la leadership.La questione della terza sedia è solo l’ultimo di una serie di misteri e intrecci che si sono verificati durante l’incontro. Ma il fatto più importante rimane lo stesso: le alleanze e i compromessi fatti tra Trump, Macron e Zelensky in quel momento storico non hanno ancora finito di scrivere la loro storia.
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