Il 19 marzo 2005, la storia si è fermata a San Pietro per un attimo, mentre più di centomila cuori avevano battito all’unisono per aspettare l’annuncio che avrebbe cambiato il corso della Chiesa Cattolica. La Loggia delle Benedizioni era stata trasformata in una scenografia storica, con la folla stipata come se non ci fosse più spazio sul Colosseo. Quando le porte si sono aperte per lasciare entrare il nuovo Papa, è sceso un silenzio incredibile: tutti erano concentrati su quel momento che avrebbe segnato l’inizio di una nuova era.Il cardinale Dominique Mamberti, protodiacono pontificio, ha sollevato le mani per chiedere silenzio, il suo sguardo ha esplorato la folla come se volesse incontrare gli occhi di tutti. Ha pronunciato le parole che sarebbero state ricordate per sempre: “Habemus Papam”, l’annuncio della nascita di un nuovo Papa. I microfoni e i media mondiali hanno captato ogni suono, ogni emozione, mentre la folla aspettava con ansia il nome del nuovo leader spirituale.E poi è arrivata la notizia che avrebbe cambiato tutto: il cardinale Joseph Ratzinger sarebbe diventato Papa con il nome di Benedetto XVI. La folla ha risposto con un boato incredibile, una ventata d’emozione che ha coperto San Pietro come se fosse una nebbia calda e umida. Ecco, quel momento storico era finalmente arrivato, la Chiesa si preparava a iniziare il suo nuovo percorso con un leader carismatico ma anche controverso. Era iniziata una nuova era, piena di speranza e di incertezze.