domenica, 4 Maggio 2025
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Il Partito Laburista si presentava favorito, ma il leader conservatore Dutton spera di sorprendere gli elettori.

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In Australia, la scena elettorale si è chiaramutizzata con la chiusura dei seggi alle 18 locali della costa orientale, un’ora prima rispetto all’Italia, dove Sydney, Melbourne e Canberra sono state le città più attente ai risultati. A Perth e sulla costa occidentale, i votanti hanno avuto due ore di tempo in più per esprimere il loro consenso.La campagna elettorale è stata segnata da problemi economici come l’innalzamento dei prezzi alimentari e delle bollette energetiche, ma anche dall’ansia generata dalle politiche climatiche. Gli elettori si sono infatti trovati di fronte ad una scelta cruciale tra il primo ministro in carica, Anthony Albanese del Partito Laburista, e lo sfidante Peter Dutton della fazione conservatrice.Gli ultimi sondaggi avevano confermato l’ipotesi che il Partito Laburista avrebbe ottenuto un secondo mandato. Tuttavia, Dutton ha mantenuto la speranza di sorprendere gli elettori silenziosi e privarne il premier laburista del voto.In vista della consultazione democratica, Albanese aveva affermato: “Il Santo Graal è la conquista dei due mandati consecutivi”. Non lascerò nulla in campo se sarò rieletto. Dutton ha ribattuto: “Gli elettori sono ancora riservati. Ho fiducia che diranno: ‘Non vogliamo più premiare Anthony Albanese per i suoi tre anni di mandato’.” L’autorevole leader conservatore ha inoltre precisato, nonostante il sonoro “no” della stampa, che si trattava solo di una vittoria e non di un’eventuale sconfitta. Tuttavia, in caso di mancata vittoria, Dutton è pronto ad abbandonare la carica.Tornando alla campagna elettorale, ci sono state delle novità interessanti. I primi seggi si sono aperti alle 8 del mattino locali sulla costa orientale, per poi chiudersi due ore più tardi; successivamente si sono aperte quelle di Perth e della costa occidentale. Il totale degli aventi diritto è stato di 18 milioni, di cui un terzo aveva già espresso il proprio voto in anticipo.L’autorità elettorale ha dichiarato che l’affluenza ai seggi supererà facilmente i 90%, grazie anche alla legge del voto obbligatorio con la minaccia della multa di 20 dollari australiani (circa 13 dollari Usa).

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