Gianni Guastella, un musicista pioniere della scena alternativa partenopea e promotore di solidarietà nel quartiere di Ponticelli, si è spento a 64 anni lasciandoci un’eredità ricca e multiforme. Come tastierista, fu uno dei fondatori degli Almamegretta, una delle band più innovative del panorama italiano degli anni Novanta, che contribuì a ridefinire le coordinate del sound partenopeo intrecciando radici mediterranee, dub, elettronica e visione sociale. La sua musica parlava ai giovani con un linguaggio nuovo, elettrico e visionario, capace di ipnotizzare e trasportare.Ma Guastella non fu solo un protagonista della musica: negli anni 2000 intraprese un cammino diverso ma complementare, quello del volontariato culturale. Entrò nelle Acli Beni Culturali e portò la sua esperienza, la sua creatività e la sua sensibilità al servizio della comunità di Ponticelli, quartiere di Napoli spesso dimenticato ma ricco di umanità e risorse. Qui, nel cuore del Centro Polifunzionale, diede vita a un laboratorio musicale dedicato agli anziani, in cui la musica diventava terapia, incontro, memoria condivisa.Con dedizione e umiltà, Guastella trasformò le sue note in carezze offrendo ai più fragili uno spazio di conforto e bellezza. Ascoltò, accettò e costruì ponti tra generazioni dimostrando che l’arte non è mai fine a se stessa ma può diventare azione concreta, servizio, dono. La sua storia ci ricorda che fare musica può significare anche fare comunità.La sua morte lascia un vuoto nel mondo della musica partenopea e del volontariato culturale, ma la sua eredità continuerà a vibrare nei brani che ha contribuito a comporre. La memoria del suo sorriso, del suo impegno e del suo sguardo attento verso gli ultimi rimarrà viva, un ricordo di come la musica possa trasformarsi in amore, in solidarietà e in umanità. In un’epoca spesso segnata dall’indifferenza, la sua storia ci ricorda il potere trasformativo della musica e dell’arte quando diventano azione concreta e servizio.
Il ricordo di Gianni Guastella: musica e volontariato si uniscono per dare forza a Ponticelli
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