Un’emergenza impetuosa avvolge il territorio della provincia di Chieti, con fiamme che divorano boschi e sterpaglie in un duplice scenario di crisi: il comune di Archi e quello di Ortona.
La situazione, complessa e in rapida evoluzione, richiede un intervento coordinato e massiccio per arginare la furia del fuoco e proteggere le comunità locali.
Ad Archi, il cuore dell’emergenza si concentra sulla localita’ Montecalvo, dove due fronti di incendio, alimentati da condizioni meteorologiche avverse e, presumibilmente, da una combinazione di cause naturali e, non escludendo, attività antropiche, si propagano con pericolosa velocità.
L’impegno sul campo vede schierati Canadair, elicotteri dei Vigili del Fuoco e della Regione Abruzzo, squadre di soccorso specializzate e volontari, un’orchestra di professionisti che combatte contro un nemico inarrestabile.
La priorità assoluta è evitare che le fiamme raggiungano le abitazioni, un rischio concreto che impone la massima vigilanza e la predisposizione di piani di evacuazione, qualora necessari.
Il Coc (Centro Operativo Comunale) di Archi, attivato per gestire l’emergenza a livello locale, ha rivolto un appello alla cittadinanza, invitando i residenti delle frazioni di Fara d’Archi, Grotte e Rongiuna a mantenere un alto livello di attenzione e a seguire scrupolosamente le indicazioni delle autorità.
Parallelamente, la situazione a Ortona desta preoccupazione, con focolai attivi nelle zone di Torre Mucchia, Villa Caldari e Villa Torre.
L’intervento aereo ha permesso di contenere in parte le fiamme, ma la bonifica del territorio e il monitoraggio costante rimangono imperativi.
L’efficacia degli interventi aerei testimonia l’importanza strategica di risorse aeree specializzate, ma sottolinea anche la necessità di una valutazione approfondita delle cause che hanno portato all’innesco degli incendi.
Per assicurare una risposta coordinata e tempestiva, il prefetto di Chieti, Gaetano Cupello, ha istituito presso la Prefettura il Centro Coordinamento Soccorsi (CCS), un organismo di regia che raccoglie le rappresentanze di tutti gli attori coinvolti nell’emergenza.
Presieduto dal viceprefetto vicario, Valentina Italiani, e supportato dal dirigente reggente dell’Area V – Protezione Civile, Difesa Civile e Coordinamento del Soccorso Pubblico, Nicola Ciarcia, il CCS funge da punto nevralgico per la condivisione di informazioni, la definizione delle priorità operative e il coordinamento delle risorse.
La riunione del CCS ha visto la partecipazione dei sindaci dei comuni colpiti, rappresentanti delle Forze dell’Ordine, dei Vigili del Fuoco, dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile, il Comandante del Centro Documentale dell’Esercito, il rappresentante del 9° Reggimento Alpini e il rappresentante del servizio 118.
Questa sinergia tra enti e corpi specializzati è fondamentale per ottimizzare l’impiego delle risorse e garantire un intervento efficace e mirato.
Il Centro Coordinamento Soccorsi resta operativo con una vigilanza costante, consapevole che la situazione rimane dinamica e soggetta a potenziali evoluzioni.
L’attenzione si focalizza non solo sulla repressione attiva degli incendi, ma anche sull’analisi delle cause profonde che ne hanno determinato l’insorgenza, al fine di prevenire il ripetersi di simili eventi in futuro e tutelare il patrimonio ambientale e la sicurezza delle comunità.