L’emergenza ambientale che investe il quartiere Tamburi di Taranto, culminata nell’incendio di un impianto Irigom specializzato nella lavorazione di rifiuti plastici, ha scatenato una risposta immediata da parte dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Piero Bitetti. Con ordinanza urgente, il primo cittadino ha attivato un protocollo di protezione della salute pubblica e dell’ordine, in un contesto gravato da decenni di criticità ambientali e socio-economiche.L’evento, che ha prodotto una densa colonna di fumo visibile a chilometri di distanza, solleva non solo preoccupazioni immediate legate all’esposizione a sostanze potenzialmente tossiche rilasciate durante la combustione della plastica – diossine, furani, idrocarburi policiclici aromatici, metalli pesanti – ma anche interrogativi più ampi relativi alla gestione del ciclo dei rifiuti, alla legittimità delle autorizzazioni rilasciate e, in ultima analisi, alla responsabilità collettiva in merito alla tutela del territorio.L’assenza di feriti tra il personale impiegato nell’impianto rappresenta un elemento positivo, ma non deve attenuare la gravità della situazione. Le emissioni inquinanti, anche se temporanee, possono avere effetti a lungo termine sulla salute della popolazione residente nell’area, in particolare sui bambini e sugli anziani, gruppi vulnerabili particolarmente esposti ai rischi ambientali.L’intervento tempestivo dei Vigili del Fuoco, della Polizia Locale e delle forze dell’ordine, riconosciuto con sincero apprezzamento dal sindaco, ha permesso di contenere le fiamme e garantire la sicurezza perimetrale dell’area interessata. Tuttavia, è fondamentale che Arpa Puglia e le autorità sanitarie competenti conducano analisi accurate e approfondite per determinare la composizione esatta delle emissioni e valutare il loro impatto sulla qualità dell’aria e, potenzialmente, sulla contaminazione del suolo e delle acque.L’amministrazione comunale ha promesso trasparenza e intende monitorare costantemente l’evolversi della situazione, sollecitando un’indagine accurata e indipendente che verifichi la conformità dell’impianto alle normative vigenti e che accerti eventuali irregolarità procedurali o gestionali. La questione non si limita a un singolo episodio, ma si inserisce in un quadro più ampio di problematiche ambientali che affliggono il territorio tarantino, richiedendo un ripensamento radicale delle politiche di gestione dei rifiuti e un impegno concreto per la prevenzione di rischi ambientali e la promozione di uno sviluppo sostenibile. La priorità assoluta resta la tutela della salute e del benessere dei cittadini, un diritto inalienabile che deve essere garantito con azioni concrete e durature.
Incendio a Taranto: emergenza rifiuti e preoccupazioni per la salute.
Pubblicato il
