L’innovazione nella cura del tumore al seno si manifesta anche attraverso il dialogo e la condivisione di competenze tra istituzioni sanitarie di eccellenza.
Un esempio significativo di questo spirito collaborativo si è recentemente concretizzato all’ospedale Santa Croce di Fano, che ha accolto una delegazione di specialisti provenienti dall’ospedale universitario di Zagabria.
L’incontro, incentrato sull’attività della Breast Unit dell’Azienda Sanitaria Territoriale di Pesaro-Urbino (AST PU), guidata dal dottor Cesare Magalotti, ha offerto una rara opportunità di approfondire le metodologie avanzate e l’organizzazione interna di un centro di riferimento per la chirurgia oncologica mammaria.
La visita non si è limitata a una mera osservazione; si è trattato di un vero e proprio *workshop* professionale, focalizzato sull’analisi di un protocollo di medicazione post-operatoria sviluppato e continuamente ottimizzato dalla Breast Unit fanese.
Tale protocollo, basato su evidenze cliniche e costantemente aggiornato, ha dimostrato un impatto tangibile sulla qualità della vita delle pazienti, accelerando i tempi di recupero dopo l’intervento e minimizzando le complicanze.
Questa riduzione dei tempi di recupero, elemento chiave per il benessere del paziente, è frutto di un approccio olistico che considera non solo l’efficacia della medicazione, ma anche la gestione del dolore, la prevenzione delle infezioni e il supporto psicologico.
La delegazione di Zagabria ha espresso un profondo apprezzamento per l’approccio multidisciplinare che caratterizza la Breast Unit di Fano.
Questo modello integrato coinvolge non solo chirurghi, anestesisti e radiologi, ma anche specialisti in senologia, patologia, radioterapia, igiene, fisioterapia e psicologia, favorendo una visione complessiva del percorso assistenziale della paziente.
L’ospedale Santa Croce, grazie a questa organizzazione efficiente e all’attenzione alla ricerca clinica, si conferma un punto di riferimento non solo a livello regionale, ma anche a livello internazionale per l’assistenza di alta specializzazione nel campo della chirurgia oncologica mammaria.
Magalotti ha sottolineato l’importanza di iniziative come questa, che promuovono lo scambio di conoscenze e la collaborazione internazionale tra professionisti sanitari.
Questi momenti di confronto non solo arricchiscono la formazione continua degli operatori sanitari, ma accelerano anche l’evoluzione delle tecniche mediche e favoriscono l’implementazione di pratiche innovative che si traducono in miglioramenti concreti per i pazienti e, più in generale, per il sistema sanitario.
La Breast Unit di Fano, attraverso l’apertura al dialogo e alla condivisione, si posiziona come un motore di progresso nel panorama della cura del tumore al seno, contribuendo a ridefinire gli standard di eccellenza nell’assistenza sanitaria.