Isonzo: un Fiume di Memorie, un Confine di Identità”Isonzo che unisce/Združeni ob Soči” emerge come un progetto cinematografico documentario di ampio respiro, un’opera corale strutturata in sei capitoli narrativi, promossa dalla Fondazione Pordenonelegge nell’ambito di Go! 2025 e sostenuta dalla Regione Friuli Venezia Giulia. Più che un semplice documentario, si configura come un’esplorazione poliedrica, un affresco audiovisivo che tenta di cogliere l’essenza del fiume Isonzo/Soča e del territorio che lo abbraccia, un crocevia storico e culturale di cruciale importanza per l’Europa centrale.Il progetto ambisce a trascendere le convenzioni del racconto tradizionale, proponendo una declinazione letteraria innovativa, affidata a un team di sei autori di spicco, provenienti sia dall’Italia che dalla Slovenia: Alex Devetak, Angelo Floramo, Mateja Gomboc, Anja Mugerli, Luigi Nacci e Antonella Sbuelz. Questi narratori, ciascuno con la propria voce e sensibilità, contribuiscono a costruire un mosaico di prospettive, intrecciando memorie collettive, tradizioni secolari, storie personali e osservazioni sul paesaggio, restituendo così l’Isonzo in tutta la sua complessità e ricchezza simbolica.L’opera non si limita a descrivere il corso del fiume, ma lo utilizza come filo conduttore per un viaggio più profondo, un’immersione nella storia e nell’identità di una regione segnata da conflitti e da una convivenza spesso fragile. Il percorso narrativo si sviluppa dalle sorgenti slovene, in un’ascesa che si snoda attraverso la suggestiva strada che conduce al passo Vršič, aprendo uno scorcio sul maestoso monte Triglav, simbolo nazionale sloveno.La particolarità del progetto risiede nella sua natura plurilingue: le voci degli autori si intrecciano, arricchendosi reciprocamente attraverso la traduzione, creando un dialogo continuo tra culture e lingue. Questo aspetto sottolinea l’importanza dell’Isonzo come elemento di connessione, un ponte che supera le barriere linguistiche e culturali.L’anteprima del progetto, presentata al Salone del libro di Torino, ha suscitato grande interesse e ha anticipato l’evento in programma a Gorizia, presso la sede di Confindustria Alto Adriatico. In questa occasione, il direttore artistico di Pordenonelegge, Gian Mario Villalta, dialogherà con Alex Devetak, Mateja Gomboc, Antonella Sbuelz e Angelo Floramo, accompagnando la proiezione dei loro video-racconti e offrendo ulteriori spunti di riflessione sull’importanza del fiume Isonzo come patrimonio culturale e identitario condiviso. Il progetto si propone, dunque, come un’occasione per riflettere sulla memoria, la convivenza e il futuro di una regione europea di confine.
Isonzo: Fiume di Memorie, Confine d’Identità
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