La carneficina nella Striscia di Gaza continua a sanguinare, lasciando nel suo raggio d’azione la sua nefasta impronta. La notte scorsa è stata segnata da un’altra ondata di violenza, orchestrata dalle forze dell’occupazione israeliana, che hanno lasciato sul terreno 44 vittime, la maggior parte dei quali erano bambini e donne innocenti. Le squadre della Protezione Civile di Gaza, sotto la guida di Hamas, hanno lavorato instancabilmente per soccorrere le vittime, trasportandole negli ospedali con il cuore pesante. La scena è stata quella di una città in preda al caos, con decine di feriti che si sono uniti alle fila dei morti. Le parole del portavoce dell’organizzazione, Mahmoud Bassal, ai microfoni dell’Afp non lasciano dubbi sulla gravità della situazione: “nuovi massacri commessi dall’occupazione”. La Striscia di Gaza è un labirinto di dolore e sofferenza, dove la vita umana sembra valere poco o nulla per le forze che l’hanno occupata. L’esercito israeliano continua a eseguire il suo piano di morte e distruzione, ignorando le grida di aiuto dei palestinesi. I numeri della notte scorsa sono un ammonimento: 44 vite stroncate sulla strada, decine di famiglie devastate, bambini cresciuti in mezzo alla guerra che hanno già visto troppo. La guerra continua a sanguinare nella Striscia di Gaza e la sua ferita sembra impossibile da curare.