sabato, 3 Maggio 2025
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La Cgil chiede all’Interno un ritardo sul termine per le richieste di voto fuori sede

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Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha inviato una lettera urgente al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, sollecitando la proroga del termine per richiedere il voto come fuori sede alle consultazioni referendarie del 8 e 9 giugno. Il limite attuale è fissato per la prossima domenica 4 maggio, una giornata festiva che potrebbe rendere difficile ai cittadini l’accesso agli uffici comunali.Secondo Landini, il termine sarebbe stato necessario estendere a causa dell’impatto limitato della norma sulla popolazione, malgrado la sua rilevanza in materia di partecipazione elettorale. La Cgil chiede pertanto al ministero di dare indicazioni alle amministrazioni comunali per accettare le richieste entro 24 ore dalla data festiva, quando gli uffici saranno nuovamente aperti al pubblico.Questa misura permetterebbe sia ai cittadini che agli uffici stessi di poter gestire più facilmente il procedimento per richiedere il voto fuori sede. La lettera esprime quindi la speranza che le autorità competenti possano agire con urgenza per facilitare l’esercizio del diritto di voto, anche in questo momento.La Cgil auspica, inoltre, che le amministrazioni comunali collaborino pienamente nell’accogliere le richieste di voto fuori sede, agevolando gli uffici e permettendo una maggiore efficienza nello svolgimento delle procedure. Questo si allineerebbe alla prassi consolidata che consente il trattamento delle istanze non solo durante la giornata lavorativa ordinaria ma anche in occasione di festività o giorni fissi.Si spera quindi, attraverso questo atto di buona amministrazione, che la gestione del diritto al voto fuori sede sia più agevole per il cittadino e più efficiente per gli uffici pubblici.

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