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domenica, 18 Maggio 2025
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La città di Firenze onora Francesco Nuti: ricordando la sua eredità artistica e umana

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La città di Firenze si riuniva oggi per celebrare la memoria del celebre attore e regista Francesco Nuti, scomparso nel 2023 a soli 68 anni. La cerimonia era stata organizzata dall’amministrazione comunale di Palazzo Vecchio per omaggiare l’artista toscano che aveva lasciato un’impronta indelebile nella storia del cinema italiano.Tra i presenti alla cerimonia c’erano la sindaca Sara Funaro e Ginevra Nuti, figlia dell’attore, che aveva partecipato al ritrovamento di una targa commemorativa apposta sulla casa di famiglia in via Sant’Antonino. La scoperta della targa era stata un momento significativo per la città, ma anche l’inizio di una polemica sull’esattezza del luogo di nascita dell’artista.Ginevra Nuti aveva chiarito la questione in modo elegante e filiale spiegando che il nonno di suo padre era stato colpevole di un piccolo errore nella registrazione della nascita all’anagrafe. Infatti, Francesco Nuti era nato effettivamente in via Rinuccini, ma il nonno aveva indicato l’indirizzo di via Sant’Antonino 23 come residenza familiare.La storia della famiglia Nuti era più complessa e interessante di quanto si potesse immaginare. Dopo essere nati a Firenze nel 1955, i fratelli Nuti erano stati trasferiti a Prato quando Francesco aveva solo pochi anni. La loro infanzia era stata segnata dalla passione per l’arte e la cultura, che sarebbe diventata una costante nella vita dell’attore.Giovanni Nuti, fratello di Francesco, aveva confermato che la commissione toponomastica era già stata informata del luogo esatto di nascita dell’artista. Tuttavia, i documenti ufficiali dell’anagrafe avevano prevalso, e il nome di via Sant’Antonino 23 era stato associato alla memoria di Francesco Nuti.Ginevra Nuti si era soffermata sulla vera essenza del gesto della targa e della cerimonia. “Ridurre la memoria di mio padre a una polemica su un indirizzo rischia di farci perdere di vista il senso profondo di questo gesto,” aveva detto. “Mio padre non era mai stato definibile da un indirizzo, era un artista che abitava l’anima delle persone.”

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