La sentenza della Consulta sulla legge elettorale ha scatenato una serie di reazioni inaspettate. Tuttavia, ritengo che la chiave per comprendere l’attuale situazione stia nella capacità di applicare i principi legali a livello regionale. Ogni Regione presenta caratteristiche uniche e peculiarità legittime nel proprio statuto speciale, quindi ogni interpretazione deve essere attentamente valutata al fine di garantire coerenza con la sentenza della Consulta.L’impugnazione delle leggi regionali che consentono la terza candidatura sembra la logica conseguenza della decisione della Corte. Infatti, proprio i leader politici hanno iniziato a manifestare il loro apprezzamento per questa mossa. Nel caso specifico della Provincia autonoma di Trento, la possibilità di impugnare la legge che consente una terza candidatura per Maurizio Fugatti potrebbe avere ripercussioni significative.Un esempio lampante di ciò è rappresentato dal caso del capogruppo della Camera FdI, Galeazzo Bignami. In un’intervista al Gazzettino, ha confermato che il governo considera l’ipotesi di impugnare la legge regionale in questione. Ciò potrebbe comportare per Massimiliano Fedriga, candidato in Friuli Venezia Giulia, l’impossibilità di presentarsi per una terza volta alle elezioni.Sembra che le istituzioni politiche siano pronte a far valere i principi legali. È compito degli analisti e dei commentatori seguire attentamente lo sviluppo della situazione, cercando di chiarire eventuali ambiguità legittime nel quadro normativo vigente.