La convergenza tra formazione e sviluppo tecnologico è un binomio sempre più strettamente legato, soprattutto a causa delle sfide rappresentate dall’intelligenza artificiale. Non sarebbe possibile ignorare l’impatto di questi cambiamenti, i quali, se orientati in modo responsabile, possono trasformarsi in un potente alleato per promuovere forme di lavoro più degne. A sostenerlo è stato il presidente Sergio Mattarella durante la cerimonia d’apertura dell’Anno Accademico del Centro internazionale di formazione delle Nazioni Unite (Itcilo) a Torino.La formazione, l’aggiornamento continuo e la valorizzazione delle competenze sono attualmente strumenti imprescindibili per rendere effettivo ed universale il diritto al lavoro. I cambiamenti tecnologici rappresentano una sfida continua per le organizzazioni del settore privato e pubblico, le quali devono essere in grado di reinventarsi continuamente per restare competitive.La formazione è divenuta un fattore chiave per la sopravvivenza delle imprese e dell’economia nel suo insieme. Questa necessità può essere letta attraverso l’acquisizione di nuove abilità, competenze e conoscenze adeguate alle esigenze del mercato del lavoro sempre più dinamico. L’apprendimento continuo è diventato una caratteristica imprescindibile della vita lavorativa.I dati riportano che molte aziende si sono trovate di fronte all’esigenza cruciale di investire nel talent scouting e nell’innovazione organizzativa per non rischiare di essere lasciate indietro dal progresso tecnologico. A livello individuale, i lavoratori dovranno essere pronti a sviluppare nuove abilità, adattarsi alle nuove tecnologie e acquisire una maggiore flessibilità.Gli insegnanti di formazione professionale devono tenere conto che il futuro del lavoro sarà caratterizzato da cambiamenti rapidissimi e deve adeguare l’offerta formativa. I corsi di formazione sono ormai pensati per essere modulari, innovativi e aperti a ogni esigenza lavorativa.