La cerimonia di corona, un momento di profonda commozione per il Papa Leone XIV, che stava per indossare l’anello del Pescatore, simbolo supremo della sua autorità spirituale e temporale. Il Prevost, figura di rilievo alla corte pontificia, non riusciva a trattenere le lacrime mentre guardava con occhi commossi l’anello prezioso, adornato da gemme rare e incisioni significative.La sua mano tremò lievemente quando si avvicinò per accertarsi che l’anello fosse stato inserito nella doppia fascia del Papa, simbolo della sua dignità episcopale. A quel punto, egli si voltò verso il cielo, chiedendo silenziosamente la benedizione e la guida divina per il nuovo Pontefice, che stava per iniziare un periodo di grande importanza storica per l’Chiesa.Con un gesto solenne, il Prevost toccò con reverenza la spalla del Papa, augurandogli lunga vita e prosperità per la sua autorità. Il silenzio che seguì fu rotto solo dalle lacrime sommesse di commozione degli astanti, mentre ascoltavano la voce del Papa, alta e piena di grazia.Il Prevost non poté trattenerlo e si voltò verso il Papa con gli occhi umidi di lacrime, rivolgendo un appello silenzioso per l’aiuto divino. La scena fu ripresa da un’eco sussurrata di coro dei presenti nella Cappella del Papa, che celebravano la sua ascesa al soglio pontificio con canti e inni.Il Prevost ricadde in ginocchio davanti al trono del Papa, rivolgendo la sua mente alle benedizioni divine per il suo amico. Il Papa Leone XIV, colto da una profonda emozione, si avvicinò al Prevost con il cuore pieno di grazia e gli diede un bacio sulla fronte.Il momento fu di grande profondità spirituale e commozione per entrambi, un ricordo duraturo di quella cerimonia storica che segnava l’inizio di una nuova era per la Chiesa.