Il sistema imprenditoriale del terziario in Veneto sta attraversando una fase di profonda trasformazione, caratterizzata da un calo delle nuove imprese e da una concentrazione sempre maggiore delle filiali in province diverse. Secondo il report sulla demografia d’impresa realizzato da Confcommercio Veneto in collaborazione con Unioncamere Veneto, la tendenza più evidente è rappresentata dal calo complessivo del 1,9% delle sedi d’impresa nel terziario di mercato nella regione, che arriva a 126.513 unità.Tuttavia, se ci si sofferma sui dati relativi alle filiali, emerge un quadro più complesso. Infatti, il numero delle unità locali dipendenti è aumentato del 1,1%, portando a 51.227 il totale delle posizioni occupate in questo settore. Ciò significa che sebbene le sedi d’impresa diminuiscano, l’impatto sull’occupazione risulta non significativo.È importante notare che la concentrazione delle filiali nelle province diverse rappresenta una tendenza generale nel terziario veneto, mentre i dati relativi alle unità locali dipendenti riflettono una diversificazione più marcata rispetto al passato. I settori interessati da un fenomeno di crescita demografica sono principalmente quelli turistici, come l’intermediazione immobiliare e il trasporto persone, e quelli legati all’utilizzo della tecnologia informatica, come software e consulenza.Se ci si concentra sull’esame più approfondito delle tendenze demografiche in ciascun settore del terziario, si nota un quadro di maggiore profondità. Il settore dell’ingrosso alimentare e bevande registra una diminuzione del 2,3% delle sedi d’impresa e solo un leggero calo (-0,4%) delle unità locali; l’ingrosso dei beni di consumo finale mostra una riduzione ancora più consistente (-3,2% per le sedi e -1,7% per le unità), così come i negozi specializzati in alimentari (-3,7%), abbigliamento (-4,7%) e calzature (-5,3%).Al contrario, i settori turistici (alloggio, intermediazione immobiliare) mostrano una crescita considerevole (+5,2% per entrambi), insieme a quelli legati alla tecnologia informatica (software e consulenza +1,3%). Le abitudini dei consumatori in questi anni hanno subito un cambiamento significativo, con una maggiore attenzione alle opzioni di risparmio, soprattutto dopo il periodo di rincaro dei prezzi degli ultimi anni.Gli esperti confermano l’importanza del tema della desertificazione commerciale. Secondo Patrizio Bertin, presidente di Confcommercio Veneto, le imprese devono essere in grado di adattarsi alle mutate esigenze dei consumatori per garantirsi un futuro prospero e investire nell’innovazione digitale.Il ruolo fondamentale delle attività commerciali locali è altresì messo in evidenza. Nelle parole del presidente Bertin, “senza questi servizi una città diventa meno attrattiva”. La desertificazione commerciale, in particolare nei centri abitati di vicinato, rappresenta un fenomeno preoccupante.La crescita demografica in alcune aree del terziario sembra essere influenzata anche da fattori più ampi, come la tendenza dei consumatori verso l’acquisto di servizi anziché beni materiali. Questo cambiamento negli stili di vita e nelle abitudini è messo in evidenza dall’analisi del presidente Antonio Santocono di Unioncamere Veneto.Nel complesso, i dati presentati nel report di Confcommercio Veneto e Unioncamere Veneto sembrano indicare un quadro di continua evoluzione nello scenario commerciale veneto. Le imprese devono essere in grado di adattarsi a queste nuove esigenze se vogliono garantirsi un futuro prospero, investendo nell’innovazione e nella tecnologia informatica.La preoccupazione per la desertificazione dei centri commerciali è evidente nelle dichiarazioni degli esperti. Una delle principali sfide sarà quella di preservare il carattere urbano dei centri abitati, evitando una loro progressiva perdita di attrattività e vitalità.La trasformazione in corso rappresenta anche un’opportunità per le imprese che saranno in grado di innovarsi e adattarsi ai nuovi trend del mercato. La tecnologia informatica e l’e-commerce, in particolare, sembrano essere strumenti chiave per affrontare i cambiamenti in corso nello scenario commerciale veneto.
La crisi del terziario in Veneto: crescita delle filiali ma calo delle sedi d’impresa.
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