La crisi di Gaza, un inferno umanitario: è tempo per l’Italia che agisca con fermezza

Gaza è un inferno in terra, dove la sofferenza umana è dilagata da decenni, aggravata dalla crisi politica e militare che sta devastando la popolazione civile.È tempo per l’Italia di prendere una posizione forte e inequivocabile, facendo pressione sul governo israeliano affinché si fermi il bombardamento della Striscia di Gaza e si metta fine al ricatto del blocco degli aiuti umanitari. L’escalation militare dell’IDF ha raggiunto livelli inauditi, causando una carneficina orribile: oltre 100 morti e più di 60mila feriti in poche ore.La carovana dell’Intergruppo parlamentare per la pace tra Palestina e Israele sta raggiungendo il valico di Rafah, ma la vera sfida è ancora all’orizzonte. La Presidente del Consiglio Meloni e il ministro Tajani devono impegnarsi a garantire che i nostri parlamentari e le associazioni della società civile possano entrare nella Striscia di Gaza per consegnare gli aiuti umanitari alla popolazione civile e accompagnarne la distribuzione.La dichiarazione del ministro Tajani è troppo poco, considerato il dramma in corso. La preoccupazione è palpabile, ma non è sufficiente. È necessario passare dalle parole ai fatti. Non possiamo più restare a guardare mentre Gaza brucia e la popolazione civile soffre.La situazione in Gaza è un’emer-genza umanitaria a tutti gli effetti, richiede una risposta coordinata dall’Italia con l’Unione Europea. È necessario attivarsi per bloccare i finanziamenti militari all’IDF e per sostenere la popolazione palestinese con mezzi economici.