La destra italiana in crisi: astensione ai referendum e timore di sconfitta.

Il governo Meloni e la destra italiana sembrano essere in difficoltà a gestire le conseguenze dei propri atti. La decisione di invitare gli italiani a non partecipare ai referendum dell’8 e 9 giugno è un tentativo disperato per evitare una possibile sconfitta e la messa a nudo della loro politica che ha reso sempre più precario il lavoro e ha favorito i più forti a scapito dei più deboli. L’evidente paura del governo si traduce in un invito all’astensione, una strategia per evitare di essere giudicati dagli elettori sulla loro gestione della cittadinanza e sul lavoro. Nonostante la sua posizione ufficiale, è palese che il partito di governo sia consapevole del proprio fallimento. La segretaria del Pd Elly Schlein ha criticato fermamente l’invito dell’esecutivo all’astensione definendolo un “tradimento dei principi costituzionali” e affermando che il voto è “un ‘dovere civico’”. Secondo la leader del Partito Democratico, questo invito è un chiaro segnale della paura del governo di essere giudicato dagli italiani.