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sabato, 10 Maggio 2025
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La memoria collettiva di una nazione, onorata attraverso l’arte

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09 maggio 2025 – 15:56

La memoria collettiva è un prezioso capitolo nella storia di una nazione, che necessita di essere onorata e tramandata alle future generazioni. In questo contesto, la Fondazione Federico II ha intrapreso un progetto ambizioso, intitolato Le Strade da Seguire…, il cui obiettivo è di creare un percorso di legalità attraverso opere d’arte urbana che ritraggono gli eroi della lotta alla mafia. Questo impegno si inserisce nel solco di una tradizione già consolidata, nella quale le vicende più tragiche e dolorose della storia nazionale vengono celebrate e ricordate attraverso manifestazioni pubbliche.Il progetto è stato realizzato in collaborazione con il Comune di Gravina, che ha messo a disposizione i piloni di un viadotto in via San Paolo per ospitare le opere degli artisti Antonio Barbagallo e Francesco Barrera. I murales ritraggono quattro vittime della mafia, tutte appartenenti all’Arma dei Carabinieri: il maresciallo Alfredo Agosta, il brigadiere Giovanni Bellissima, l’appuntato Salvatore Bologna e l’appuntato Domenico Marrara. Queste figure, nonché gli altri eroi della lotta alla mafia come Carlo Alberto Dalla Chiesa, sono stati celebrati attraverso un’opera d’arte dell’artista Chiara Abramo realizzata sulla facciata di un edificio in piazza Duca d’Aosta a Motta Sant’Anastasia.La cerimonia di inaugurazione del progetto ha visto la partecipazione dei rappresentanti istituzionali, tra cui Gaetano Galvagno, presidente dell’Ars e della Fondazione Federico II. È stato presente anche il comandante interregionale Giovanni Truglio, nonché gli studenti delle scuole locali che hanno partecipato con grande interesse alle iniziative organizzate per l’occasione.L’avvenimento ha anche avuto un tono di riflessione sulla memoria storica nazionale. È stato ricordato Peppino Impastato e Aldo Moro, le cui morti segnano il quarantasettesimo anniversario della tragedia subita. La celebrazione di questi personaggi è un monito contro la tentazione di emulare modelli negativi tratti da fiction televisive o cinematografiche.Il progetto Le Strade da Seguire… ha avuto un’eco positiva tra le autorità locali e i partecipanti. Si è trattato di una manifestazione importante, volta a ricordare l’impegno dei membri delle forze dell’ordine che hanno perso la vita nella loro dedizione al servizio dello Stato.L’iniziativa ha anche sottolineato l’importanza della cultura e dell’arte come strumenti di crescita civica, intesa come una dimensione trasversale all’esistenza umana. Questa esperienza ha messo in evidenza che la memoria storica costituisce il nucleo più profondo di un paese, essendo un fattore fondamentale per comprendere le proprie radici e proiettarsi verso un futuro migliore.La cultura, se utilizzata in modo adeguato, può fungere da antidoto contro la criminalità organizzata e i modelli negativi. Il percorso di legalità delineato dal progetto Le Strade da Seguire… rappresenta una scelta fondamentale per creare una società più giusta e solidale.

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