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La moglie di Carmine Parlato: La morte del mio marito è stata causata da una negligenza inaccettabile

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La voce delle vittime non si spegne mai. La sua eco risuona ancora nel cuore di chi ha lasciato un vuoto irreparabile. È il grido della vita strappata via, della famiglia divisa, degli amici sconvolti. Io sono Elvira Parlato, la moglie di Carmine, e posso testimoniare che non è stato solo un incidente a uccidere mio marito.Quell’incidente della funivia del Faito ha lasciato il segno di una tragedia senza senso. Una vita spezzata mentre portava semplicemente a casa il pane, senza alcuna pretesa particolare. La sua morte è un atto di negligenza e leggerezza che deve essere condannato con forza. Non possiamo accettare che la vita umana sia considerata una moneta da giocare, un rischio da correre. No.È necessario individuare chi ha fallito nel suo dovere, in questo caso, il macchinista di turno quella sera. Chi non ha eseguito le norme e gli ordini stabiliti è responsabile della morte di Carmine. La giustizia deve rispondere con forza, mostrando che la vita umana è sacra e non può essere sacrificata per negligenze o leggerezza.La mia richiesta di giustizia non è solo un grido di dolore, ma anche un atto di coraggio. Vorrei vedere chi si assuma le responsabilità delle proprie azioni, di quelle che hanno portato alla morte mio marito e degli altri passeggeri in quel fatidico momento.La tragedia del Faito ci ha lasciato una ferita profonda nel cuore, ma la nostra determinazione a cercare giustizia non deve mai indebolirsi. La voce delle vittime continua a risuonare dentro di noi, e dobbiamo ascoltarla per costruire un futuro più sicuro, dove non si sacrifichi più la vita umana per negligenze o leggerezza.

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