Dalle vestigia millenarie di Nora, a Pula, si leva il canto del 43° Festival La Notte dei Poeti, un evento che si configura non come una semplice rassegna, ma come un crogiolo culturale capace di fondere linguaggi, generi e tradizioni. L’edizione 2024, con il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Sardegna, del Comune di Pula e della Fondazione di Sardegna, si dispiega in un percorso artistico articolato, che esplora le profondità dell’animo umano attraverso la parola, la musica e il movimento.L’apertura, il 5 luglio, è un omaggio vibrante alla rivoluzione musicale dei Beatles, interpretata con maestria da Gianmarco Tognazzi, preludio a un finale altrettanto potente, il 27 luglio, con la presenza scenica di The Kings of Blues, una superband il cui pedigree vanta collaborazioni con icone del calibro di James Brown e B.B. King. Il cuore pulsante del festival, tuttavia, risiede nella varietà delle proposte, un mosaico di spettacoli che spaziano dalla prosa recitata alla danza urbana, dai recital poetici ai concerti, creando un dialogo continuo tra le diverse forme espressive.Un appuntamento particolarmente atteso è il recital che vede protagonisti il giornalista e scrittore Aldo Cazzullo e il poliedrico Moni Ovadia, cantante, drammaturgo e regista, un incontro di menti che promette scintille. L’anteprima nazionale di “Hamlet in Purple”, progetto audace di Valentino Mannias, vincitore del Premio Ubu 2024, in collaborazione con Luca Spanu, e il debutto sardo di “In Città” di e con Valerio Aprea, un omaggio a Sergio Atzeni a quarant’anni dalla sua scomparsa, sono altrettanto significativi. “In Città” offre un’immersione intima nei racconti de “I Sogni della Città Bianca”, una testimonianza letteraria fondamentale per comprendere l’identità sarda.Il Festival La Notte dei Poeti si distingue per la sua capacità di rinnovare il repertorio classico attraverso nuove letture e interpretazioni. Gabriele Vacis, co-fondatore del Laboratorio Teatro Settimo, firma la regia di “Antigone e i suoi fratelli”, una rilettura contemporanea della tragedia greca realizzata con la compagnia PoEM / Potenziali Evocati Multimediali, giovane e dinamica. Federica Rosellini, artista camaleontica, affronta la cruda favola “Ivan e i cani”, un’esplorazione delle dinamiche sociali e della sopravvivenza in una Russia post-sovietica, dove la speranza si manifesta nel legame con un branco di cani randagi.Il panorama musicale si arricchisce con “Arias / canti, cantos, cantileni e corde”, un percorso itinerante attraverso le culture del mondo, eseguito dalle voci di Cristina Renzetti, Daniela Spalletta e Francesca Corrias, accompagnate dalla chitarra del virtuoso brasiliano Roberto Taufic. L’innovativo progetto “Tumbarinos in Dub”, con Francesco Medda Arrogalla e i Tumbarinos de Gavoi, fonde sonorità tradizionali sarde con influenze elettroniche, creando un’esperienza sonora unica.La danza si rivela protagonista con “Hit”, un progetto concettuale ispirato al salto con la corda, in cui i corpi di Sissj Bassani, Martina Piazzi, Camilla Neri e Francesca Pizzagalli si fondono in una partitura coreografica che alterna virtuosismo atletico e suggestioni sonore elettroniche. Una novità significativa è la collaborazione con la Fondazione Bellonci, che eleva il Festival La Notte dei Poeti a tappa fondamentale del Premio Strega Poesia 2025, sottolineandone il ruolo di eccellenza nel panorama culturale italiano. Il festival si conferma così un’esperienza artistica completa, capace di emozionare, provocare e illuminare il presente, proiettandosi verso il futuro con sguardo innovativo e acuto.
La Notte dei Poeti: Tra Nora, Beatles e nuove voci.
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