In un momento di estrema delicatezza e incertezza, stiamo affrontando una sfida senza precedenti che mina alla base la stabilità di un’azienda storica come l’ex Ilva. Le parole del sottosegretario alla presidenza Alfredo Mantovano ci ricordano quanto sia critico questo passaggio e come siamo arrivati a questo punto dopo un percorso complicato e costellato di difficoltà.Il nostro intento fin dall’inizio è stato quello di perseguire due obiettivi fondamentali: il futuro dell’acciaio, simbolo di una tradizione e di una capacità produttiva italiana ormai secolare, e la salvaguardia dei posti di lavoro, essenziale per le comunità locali che da sempre hanno connesso il loro destino alla sorte dell’azienda. Non si può dimenticare l’impatto economico che un collasso del settore avrebbe sul territorio.La scelta di privilegiare la sicurezza delle condizioni di lavoro non è stata casuale, ma il risultato della consapevolezza che gli standard di occupazione siano non solo essenziali per l’efficienza produttiva, ma anche una questione morale. In questo momento storico, abbiamo bisogno più che mai di una trasparenza incondizionata e di decisioni informate dalle esigenze reali della società civile.Tutti sappiamo come il processo di ristrutturazione dell’industria siderurgica abbia avuto un impatto tangibile sul territorio, con l’imprinting della disoccupazione su una regione già fragile. La speranza è che queste difficoltà possano essere finalmente superate e che i parametri concordati inizialmente tra le parti siano realmente attuabili.In questo cruciale momento storico, sembra più che mai importante ricordare quanto la storia dell’Ilva sia anche storia di una terra.