La strage nella Striscia di Gaza: donne, bambini tra le migliaia di vittime di sterminio israeliano

La strage nella Striscia di Gaza continua inarrestabile, con il bilancio delle vittime che sale a nuovi picchi di devastazione. La raffica di colpi di arma da fuoco e mortai sparati dai militari israeliani ha lasciato al suo seguito una scena di desolante distruzione, con le case ridotte in macerie e le vittime sparse ovunque.Secondo i dati forniti dall’agenzia Wafa, che opera nella Striscia di Gaza, tra le 24 ore scorse sono state uccise altre 106 persone, mentre 367 sono finite in ospedale con ferite gravi. Queste cifre aggiungono un altro capitolo di orrore alla carneficina che sta devastando la regione da quasi due mesi.I numeri delle vittime parlano da soli: dallo scoppio dell’offensiva israeliana nell’ottobre scorso, si contano 52.760 morti e ben 119.264 feriti. Ma sono soprattutto le statistiche sulla composizione delle vittime a rivelare la verità sull’impianto di sterminio messo in atto dai militari israeliani: donne e bambini rappresentano il gruppo più colpito, con un tasso di mortalità incredibilmente alto.La reazione della popolazione locale è una mistura di dolore, rabbia e sconforto. La disperazione regna sovrana in ogni angolo della Striscia di Gaza, dove le famiglie sono state strappate dalle proprie case per lasciare spazio alle truppe israeliane. I bambini si sono già fatti delle nuove abitudini, crescendo tra le macerie e i corpi dei propri genitori.Non c’è un paese al mondo che possa permettersi il lusso di ignorare ciò che sta accadendo nella Striscia di Gaza. È tempo per la comunità internazionale di reagire e imporre un cambiamento radicale alla situazione, impedendo che i numeri delle vittime aumentino ulteriormente.