La Commissione dell’Unione Europea (UE) ha elaborato una “Roadmap” per porre fine alle importazioni di energia russa, mettendo in campo un piano complesso che coinvolge la coordinazione degli stati membri e nuove norme per le aziende energetiche. Tra le misure più significative vi è il divieto di acquistare gas russo sul mercato spot (contratti brevi) a partire da fine 2025, estendendo tale proibizione anche ai contratti a lungo termine fino al 2027.La Commissione ha già identificato come obiettivo quello di abbattere completamente le importazioni di gas russo entro la fine del 2027. Per raggiungere questo obiettivo, i piani prevedono una serie di passaggi chiave:1. Proposte legislative: La Commissione promette l’adozione di proposte legislative da presentare nei prossimi mesi per attuare le misure necessarie a ridurre drasticamente le importazioni di gas russo.2. Contratti spot (mercato spot): Da fine 2025, il divieto di importazione di gas russo sarà applicabile a nuovi ed esistenti contratti sul mercato spot. Il termine “spot” si riferisce al mercato delle commodities dove gli acquisti e le vendite sono effettuati nel breve termine.3. Contratti a lungo termine: A partire da fine 2027, il divieto sarà esteso anche ai contratti a lungo termine, i cui valori specifici e strategie di reperimento sono ancora oggetto di discussione tra le istituzioni europee.4. Importazioni nel 2024: L’Unione Europea ha importato ben 52 milioni di metri cubi di gas russo nel 2024, dei quali 32 provenienti dai gasdotti (pipelines) e 20 come GPL (Gas Naturale Liquefatto).La Commissione Ue considera che la Russia abbia sfruttato la sua posizione di fornitore di energia per influenzare politicamente gli stati membri dell’UE. Pertanto, il piano è finalizzato a ridurre notevolmente le dipendenze energetiche dall’Energia russa per garantire l’autonomia della regione e prevenire ulteriori interferenze politiche.Per attuare questo piano la Commissione Ue intende lavorare in stretta collaborazione con tutti gli stati membri, fornendo una piattaforma di coordinamento per le strategie energetiche individuali. L’obiettivo è quello di sostituire le importazioni di gas russo con alternative che garantiscano la sicurezza e la sostenibilità dell’approvvigionamento energetico europeo.Nell’ambito di questo piano, vengono anche introdotte norme più rigide per le aziende energetiche. L’attuazione del progetto sarà monitorata attentamente, in modo da adattare ulteriormente le strategie se necessario e garantire che gli obiettivi siano raggiunti nel rispetto degli impegni internazionali assolti dall’UE.L’introduzione di nuove norme per le aziende è volta a prevenire l’influenza della Russia sul mercato energetico europeo, contribuendo alla creazione di un’economia più autonoma e sostenibile.