09 maggio 2025 – 12:24
Tra il 2011 e il 2024, la Film Commission Valle d’Aosta ha investito circa 2,8 milioni di euro per sostenere le produzioni cinematografiche e televisive, generando ricadute economiche dirette di oltre 13,6 milioni di euro. Questo significa che ogni euro investito dal pubblico ha avuto un impatto positivo di quasi cinque euro.Secondo lo studio “Analisi dell’importanza del cineturismo sul territorio regionale” realizzato dalla società TurismOK e commissionato dalla Film Commission Valle d’Aosta, tra il 2011 e il 2024 sono state sostenute 181 produzioni cinematografiche e televisive. Di queste, il 70% erano prodotti italiani, mentre il 17% provenivano dall’India e dagli Stati Uniti.I fondi erogati dalla Film Commission Valle d’Aosta sono stati utilizzati per sostenere 102 produzioni, che hanno coinvolto oltre 4.600 persone tra tecnici, comparse e professionisti durante le lavorazioni, che duravano in media 20 giorni ciascuna. La presenza di questi addetti ha rappresentato una media di 32 persone per ogni progetto.La direttrice della Film Commission Vda, Alessandra Miletto, spiega che nel corso dell’ultimo anno la Commissione ha sostenuto 11 progetti e che il fondo è stato esaurito. A causa di ciò, la Commissione ha deciso di aumentare da 180.000 a 300.000 euro il massimale del contributo per le produzioni cinematografiche più grandi.La Valle d’Aosta è stata definita un territorio “cinema friendly”, dove girare è facile e apprezzato dalle produzioni cinematografiche, grazie alle ricadute economiche e di visibilità che ci sono state. Alessandra Miletto aggiunge: “Le scelte delle produzioni sono guidate dal desiderio di lavorare in un ambiente unico, con una grande capacità organizzativa ed operativa”.Simone Gandolfo, presidente della Fondazione Film Commission Vda, sottolinea che la Valle d’Aosta è un luogo molto appetibile per le produzioni cinematografiche a causa della sua velocità, dell’operatività e della capacità di risolvere i problemi. Inoltre, Gandolfo precisa: “Il nostro obiettivo è mantenere questo livello di qualità e aumentare ulteriormente la capacità di attrarre le produzioni”.Infine, l’assessore regionale alle attività culturali, Jean-Pierre Guichardaz, commenta il rapporto come segue: “La Film Commission ha avuto il coraggio di mettersi a nudo e affrontare una valutazione esterna, mostrando la sua crescita e le sue capacità”.