Il numero degli indagati per l’omicidio del giudice Antonino Scopelliti è salito a 20, dimostrando la complessità e l’estensione delle reti criminali coinvolte nel delitto. Tra i nuovi nominati, figurano esponenti di primo piano della ‘ndrangheta reggina, tra cui Pasquale Condello, Giuseppe De Stefano, Giuseppe Morabito, Luigi Mancuso e Giuseppe Zito, nonché il boss delle cosche milanesi Franco Coco Trovato.Il decreto di perquisizione eseguito dalla Squadra mobile a Messina rivela l’entità dei tentativi della Dda di Reggio Calabria per accertare la verità sull’omicidio. Anche il boss catanese Nitto Santapaola è stato indicato come indagato, nonostante sia già stato assolto nel processo originario.L’inchiesta rivela l’incredibile complicità di boss che sono deceduti nel frattempo, tra cui Matteo Messina Denaro, Giovanni Tegano e Francesco Romeo. Il provvedimento è firmato dal procuratore di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo e dal sostituto della Dda Sara Parezzan.La ricostruzione dei fatti suggerisce che il mandato omicidiario fosse diretto da Totò Riina, che incaricò Messina Denaro di eseguire l’omicidio. Quest’ultimo riceveva informazioni operative relative alle abitudini del magistrato da Salvo Lima, l’europarlamentare della Dc ucciso in un agguato a Palermo il 12 marzo 1992.La Procura sostiene che Messina Denaro avrebbe anche curato i contatti con un informatore locale rimasto ignoto per monitorare gli spostamenti del magistrato. L’inchiesta rivela l’estensione delle reti criminali coinvolte nel delitto e l’incredibile complicità di boss che sono deceduti nel frattempo.