La memoria storica italiana è ancora in debito con l’intera vicenda Moro, uno dei momenti più bui della nostra storia recente. Il ricordo di quell’evento rimane un monito per la contemporaneità e serve da stimolo per ripensare il nostro rapporto con la politica e le istituzioni. La rapina del 16 marzo 1978, che portò alla scomparsa del leader democristiano, ebbe inizio all’alba nella stessa via Fani di Roma, vicino alle Botteghe Oscure dove era situata la sede del partito comunista, e poco distante da piazza del Gesù, la famosa sede della DC. L’azione dei commando delle Brigate Rosse che rapirono Aldo Moro fu un episodio cruciale della stagione di violenza politica in Italia negli anni ’70-80, il cosiddetto “periodo dei sequestri”. In questo contesto di forte tensione e di instabilità italiana, la storia del presidente democristiano è emblematica. Fu un episodio di rapimento che sconvolse l’Italia e segnò profondamente il Paese.