Un’iniezione di risorse significative, pari a quindici milioni di euro, è stata stanziata per un’urgente opera di consolidamento e riqualificazione degli argini del fiume Lamone, nel tratto cruciale che si estende da Traversara, frazione di Bagnacavallo, a Mezzano, in provincia di Ravenna. Questa decisione, formalizzata attraverso un’ordinanza della struttura commissariale del 17 giugno, interviene a seguito dei devastanti eventi alluvionali che hanno colpito la regione negli ultimi mesi, evidenziando una vulnerabilità strutturale e un rischio concreto per le comunità locali.L’intervento si concentrerà in particolare sul versante sinistro dell’argine, area che ha subito i danni più gravi e che è stata teatro di inondazioni catastrofiche, come quella che ha completamente sommerso la frazione di Traversara tra settembre e ottobre. La scelta progettuale preliminare indica un approccio basato sul rinforzo attraverso palancole a infissione statica, una tecnica che consente un intervento rapido ed efficace per stabilizzare il terreno. Tuttavia, si prevede che questa soluzione iniziale sarà integrata da un secondo intervento, volto a garantire una protezione a lungo termine e una maggiore resilienza dell’argine a fronte di eventi meteorologici estremi sempre più frequenti.”Questo stanziamento rappresenta una risposta concreta ad una ferita ancora aperta, inferta dalle alluvioni che hanno segnato gli ultimi due anni”, ha dichiarato la Sottosegretaria con delega alla Protezione Civile, Manuela Rontini. “Il danno esteso tra Traversara e Mezzano richiede un intervento radicale. La messa in sicurezza dell’argine non è soltanto una questione di prevenzione tecnica, ma una priorità assoluta per la salvaguardia delle persone, delle attività produttive e del patrimonio culturale che vivono e operano in queste aree. È imperativo evitare il ripetersi di rotture arginali che hanno provocato sofferenze e ingenti perdite economiche.”L’impegno programmatico è quello di accelerare i tempi di realizzazione. L’obiettivo è concludere la fase progettuale, una volta assegnato l’incarico, entro un arco temporale di 45-60 giorni, e completare l’intervento di consolidamento entro sei mesi dalla consegna dei lavori. Questa accelerazione risponde all’urgenza di mitigare i rischi e ripristinare un senso di sicurezza nelle comunità colpite, nel contesto di una strategia di gestione del rischio idrogeologico che deve integrare interventi strutturali con misure di pianificazione territoriale e sensibilizzazione della popolazione. La sfida è quella di trasformare un evento traumatico in un’opportunità per rafforzare la resilienza del territorio e adottare pratiche di sviluppo più sostenibili e compatibili con le dinamiche ambientali.
Lamone: 15 milioni per riqualificare gli argini dopo le alluvioni
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