Manifestanti contro la chiusura dell’ex Ilva di Taranto.Un gruppo di circa quaranta lavoratori e delegati sindacali, tra cui molti veterani dell’industria siderurgica tarantina, ha occupato un tratto della statale Appia che attraversa il quartiere industriale dove sorge lo storico impianto dell’ex Ilva. L’iniziativa è avvenuta nella giornata dello sciopero di quattro ore, chiamato dalla federazione metalmeccanica per protestare contro la mancata risposta degli organi istituzionali alla richiesta di una chiara visione sul futuro dell’area siderurgica tarantina.La presenza dei manifestanti è stata accolta con un certo scetticismo da parte della popolazione locale e dai residenti nei dintorni dello stabilimento. Alcuni hanno espresso perplessità sull’utilizzo di tale modalità di protesta, mentre altri si sono detti in sostegno delle richieste dei lavoratori e delegati.I manifestanti stanno però anche esprimendo la loro disillusione rispetto alla gestione della crisi da parte degli organi istituzionali. Secondo quanto hanno dichiarato in un comunicato, “in questo periodo sono state avanzate molte richieste alle istituzioni locali e nazionali senza ottenere alcuna risposta chiara e definitiva sul destino dell’ex Ilva. La nostra richiesta è di poter ricevere una risposta credibile che possa offrire sicurezza ai lavoratori e alle loro famiglie”.Le proteste si concentrano sul fatto che la chiusura dell’impianto, se non gestita con un piano di transizione equo per i lavoratori ed in modo trasparente per il territorio, potrebbe avere ricadute negative su tutta l’economia locale. “Abbiamo dovuto affrontare una situazione disastrosa – hanno spiegato gli organizzatori del corteo – e non è più possibile continuare a girare in tondo senza una risposta concreta”.La presenza dei manifestanti, quindi, ha anche un sottinteso: chiedere ai vertici della politica e amministrazione di ascoltare la loro voce ed offrire soluzioni concrete per il futuro dell’area siderurgica. La protesta si inserisce inoltre nella più ampia mobilitazione che da diversi mesi investe la città di Taranto, dove è appena stato approvato un piano per riqualificare l’area ex Ilva con la costituzione di un quartiere nuovo.