I genitori di Lorenzo Parelli hanno fatto sentire la loro voce unitamente ai sindacati e alla comunità friulana per ricordare il tragico evento del giovane studente che perse la vita durante un tirocinio nel suo ultimo giorno in azienda. La Carta di Lorenzo, documento presentato quest’anno per promuovere la prevenzione e la sicurezza sul lavoro, è diventata un simbolo della lotta contro gli infortuni e le morti sul luogo di lavoro. Ecco perché i cortei e le manifestazioni organizzate da Cgil, Uil e Cisl sono state un forte richiamo alle istituzioni per una maggiore attenzione a questo tema.Il primo maggio è stato il momento ideale per lanciare un grido d’allarme contro gli infortuni sul lavoro. Ecco perché le piazze di Trieste, Cervignano del Friuli, Pordenone e Gradisca d’Isonzo sono state piene di persone che chiedono protezione per i lavoratori. La manifestazione organizzata a Cervignano del Friuli ha visto il coinvolgimento diretto dei genitori di Lorenzo Parelli, insieme ai sindacalisti e alla cittadinanza.Tra i richiami lanciati dalla Cgil non è mancato l’appello per la pace, mentre i manifestanti chiedevano uno stop alle guerre in Ucraina e a Gaza. Per concludere il comizio il segretario confederale della Cisl nazionale, Giorgio Graziani, ha auspicato maggiore attenzione alla prevenzione, controlli più efficaci e formazione migliorata per i lavoratori.La manifestazione si è conclusa con un messaggio chiaro: la sicurezza sul lavoro non deve essere una questione secondaria. La crescita degli infortuni e delle morti sul luogo di lavoro continua a rappresentare una piaga sociale che non accenna a guarire.
Lavoratori, pace e giustizia: uniti contro gli infortuni sul lavoro
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