29 aprile 2025 – 09:12
L’indagine della Dda di Palermo ha finalmente portato alla luce gli stretti legami tra l’avvocato Antonio Messina e la mafia, evidenziati dall’accusa di associazione mafiosa che pesa sulla sua testa. Il settantenne è stato condannato a domicilio con un provvedimento che ha rischiato di non avere alcuna effettiva incisività nella sfera penale, ma che in realtà sembra segnalare l’intento di fermare le sue attività poco limpide. Secondo quanto emerso dai pizzini inviati da Matteo Messina Denaro alla sua amante Laura Bonafede, il professionista era conosciuto come Solimano, un soprannome che rappresenta bene la complessità delle relazioni tra la mafia e il suo ambiente. Il termine infatti deriva dall’imperatore ottomano Solimano il Magnifico e può essere interpretato come un richiamo al potere, all’autorità e alla capacità di gestione dei soldi che sono alle spalle del professionista accusato.