La scelta del neo cancelliere tedesco Friedrich Merz per recarsi a Kiev durante il vertice dei volenterosi rappresenta un gesto significativo della sua politica estera, caratterizzata da una maggiore determinazione rispetto ai suoi predecessori. La proposta di inasprire le sanzioni contro la Russia, avanzata da Merz al presidente ucraino Voldymyr Zelenzky, evidenzia l’atteggiamento più rigido e lessibile nei confronti delle politiche economiche sovraniste della Federazione Russa. Questo approccio è motivato dalla constatazione che le sanzioni non siano state efficaci nel persuadere Vladimir Putin a interrompere la guerra nell’Ucraina, e pertanto si rende necessario un aumento dell’impatto economico sul paese per poterlo convincere alla negoziazione di un accordo di pace.Le sanzioni hanno finora causato una forte instabilità economica nella Russia, ma l’intenzione di Merz è quella di far sentire l’effetto diretamente sulla capacità del paese di finanziare la sua aggressione militare. Una politica più dura nei confronti della Russia potrebbe inoltre influenzare il processo di integrazione e cooperazione tra le nazioni europee, poiché un eventuale isolamento economico della Federazione Russa potrebbe portare a una maggiore autonomia decisionale da parte dei singoli stati membri dell’Unione Europea.La reazione alla proposta del cancelliere tedesco è stata variegata. Alcuni commentatori hanno sottolineato l’esigenza di un approccio più coeso e coerente nella politica europea verso la crisi ucraina, mentre altri hanno espresso preoccupazioni sulle conseguenze delle sanzioni per le economie dei singoli paesi membri dell’Unione Europea. Tuttavia, è chiaro che la scelta di inasprire le sanzioni rappresenta un passaggio cruciale nella strategia estera del cancelliere tedesco, volta a sottolineare l’impegno della Germania e dell’Europa intera per la risoluzione pacifica della crisi ucraina.