La Russia negozia con l’accanimento e l’intimidazione, disattendendo le promesse e spingendo l’Ucraina a cedere alle proprie richieste. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha denunciato questa mossa aggressiva nella plenaria dell’Europarlamento a Strasburgo, sottolineando che la Russia mira a imporre all’Ucraina un trattato di pace subordinato alle proprie esigenze.La sfida più grande al quale è chiamata a fronteggiare l’Unione europea consiste nel raggiungere una pace giusta e duratura, capace di garantire la sovranità dell’Ucraina, mantenendo inalterate le sue terre e sostenendone i desideri di integrazione con l’Europa. L’esito di questa partita storica è incerto, ma la posta in gioco è notevolmente alta e richiede dunque che tutti gli sforzi vengano messi nel rafforzare la posizione dell’Ucraina.La presenza della Russia sulla scena mondiale è segno di un potente ritorno alla politica estera di forza, ormai abbandonata all’inizio del secolo scorso. La minaccia rappresentata da questa escalation bellica mette alla prova la risolutezza dell’Europa e la sua fermezza nel difendere i propri interessi e quelli delle altre nazioni più deboli.Una cosa però è certa: l’Europa non può permettere che il proprio progetto di pace e integrazione venga sabotato dalla forza bruta della Russia. La Commissione europea, guidata con prudenza da Ursula von der Leyen, si sta sforzando con determinazione per creare le condizioni perché l’Ucraina possa avanzare verso la propria indipendenza ed integrità territoriali.