Un’anomalia termica senza precedenti ha avvolto la Liguria durante la notte, segnalando un evento climatico che sfida le consuete dinamiche stagionali. Sedici centraline di rilevamento dislocate nella rete dell’Osservatorio Meteo Idrologico Regionale (Omirl) hanno registrato temperature minime costantemente superiori alla soglia dei 20 gradi, configurando una vera e propria “notte tropicale” – un fenomeno inusuale per la primavera inoltrata.L’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (Arpal) ha diramato un avviso, evidenziando come questa situazione, caratterizzata da un’imponente persistenza del calore notturno, rappresenti un segnale tangibile delle alterazioni in atto nel clima regionale. Le centraline di Genova Centro e Savona hanno registrato picchi di 21.5 gradi, mentre Camogli ha subito un’esperienza simile con 21.3 gradi. Altre località, come Bolsine (Varazze), Bolzaneto e Pontedecimo, hanno vissuto una notte con temperature intorno ai 21 gradi, mentre La Spezia, Alassio e Levanto hanno registrato 20.5 gradi.L’evento non si limita alla sola fascia costiera. Sebbene l’entroterra ligure abbia visto temperature leggermente inferiori, queste rimangono eccezionalmente elevate per il periodo, oscillando tra i 15 e i 17 gradi nelle aree collinari e montane. Questo indica una propagazione del fenomeno termico che coinvolge l’intero territorio regionale, riducendo l’effetto mitigatore tipico delle altitudini.Paradossalmente, un’eccezione significativa si è verificata a Poggio Fearza, situato nel Comune di Montegrosso Pian Latte (Imperia), dove la temperatura più bassa della notte è scesa a 9 gradi. Questo dato, pur rappresentando un valore isolato, sottolinea la complessità delle dinamiche meteorologiche in atto e la presenza di microclimi locali che possono alterare le tendenze generali.L’episodio solleva interrogativi cruciali sulla vulnerabilità del territorio ligure agli effetti dei cambiamenti climatici, evidenziando come la persistenza di temperature notturne elevate possa avere implicazioni significative per la salute pubblica, la gestione delle risorse idriche e la biodiversità locale. La necessità di un monitoraggio continuo e di strategie di adattamento mirate appare sempre più urgente. L’evento potrebbe essere legato a correnti africane particolarmente intense, a una scarsità di nubi che ostacolino la dispersione del calore e a un’alterazione dei modelli di circolazione atmosferica.
Liguria sotto un’onda di calore tropicale: notte record e allarme.
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