Piano di Vaccinazione Obbligatoria contro la Lumpy Skin Disease (LSD) in Sardegna: Un Intervento Urgente per la Protezione del BestiameLa Regione Sardegna ha ufficialmente varato un piano di vaccinazione obbligatoria a carattere urgente per il controllo e l’eradicazione della Lumpy Skin Disease (LSD), una malattia virale altamente contagiosa che colpisce i bovini e i bufalini.
L’iniziativa, entrata in vigore il 21 luglio e protrattasi per un periodo di tre mesi, mira a proteggere l’intero patrimonio zootecnico dell’isola, cruciale per l’economia regionale.
La decisione di rendere obbligatoria la vaccinazione riflette la gravità della situazione, considerando la rapida diffusione del virus e i potenziali impatti devastanti sulla produzione di latte, carne e sulla salute degli animali.
Il piano di vaccinazione copre l’intera regione, includendo le aree designate come zone di protezione, sorveglianza e di ulteriori restrizioni, in linea con le normative europee.
Per la campagna è stato selezionato un vaccino vivo attenuato, specificamente autorizzato dal Ministero della Salute e distribuito dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna (IZS).
La distribuzione del vaccino è attentamente calibrata in base alle esigenze delle diverse ASL e alle dimensioni della popolazione bovina presente nei rispettivi territori, garantendo una copertura uniforme.
L’impegno finanziario della Regione Sardegna è stato notevolmente alleggerito grazie al sostegno dell’Unione Europea, che ha coperto interamente i costi d’acquisto delle circa 300.
000 dosi di vaccino necessarie.
Parallelamente, l’Assessorato dell’Igiene e Sanità ha stanziato risorse significative, superando il milione e mezzo di euro, per supportare le attività veterinarie delle ASL nell’esecuzione delle vaccinazioni.
Ulteriori risorse, per un totale di oltre 2,3 milioni di euro, sono state destinate a indennizzi per l’abbattimento di capi infetti, mentre 5 milioni di euro saranno erogati all’Agenzia Laore Sardegna per fornire aiuti diretti alle imprese zootecniche, mitigando le perdite derivanti dalle restrizioni alla movimentazione del bestiame.
Questo approccio integrato mira a bilanciare la necessità di controllo della malattia con il sostegno al settore zootecnico.
La mancata adesione al piano di vaccinazione comporterà sanzioni amministrative che variano da 2.
000 a 20.
000 euro, oltre alla perdita del diritto agli indennizzi in caso di focolai e la possibile irrogazione di conseguenze penali per violazioni più gravi.
L’obiettivo primario è garantire la massima adesione per proteggere il bestiame e prevenire la diffusione della malattia.
L’arrivo del vaccino in Sardegna, previsto in tempi rapidi, precederà la distribuzione alle ASL per l’avvio immediato della campagna vaccinale, segnando un passo decisivo nella lotta contro la Lumpy Skin Disease e nella salvaguardia del patrimonio zootecnico sardo.
Il successo dell’iniziativa dipenderà dalla collaborazione tra istituzioni, veterinari e allevatori, nell’ottica di una risposta coordinata e tempestiva.