Il Mediterraneo, crocevia storico di culture e commerci, si appresta a diventare un nodo cruciale per la nuova era digitale europea grazie al progetto Magna Grecia Cable, presentato ufficialmente a Taranto. L’iniziativa, promossa da Retelit, incarna un’ambiziosa visione: la realizzazione di un cavo sottomarino di circa 323,5 chilometri che collegherà Taranto, in Italia, con Plataria, in Grecia, nei pressi di Igoumenitsa. Questo investimento, stimato in almeno 30 milioni di euro, non si limita a creare una nuova infrastruttura, ma a plasmare un futuro di maggiore autonomia digitale per l’Europa.La decisione di posizionare la “landing station” italiana a Taranto non è casuale. La città, tradizionalmente marginale in termini di infrastrutture digitali, si proietta ora verso un ruolo di primo piano, potenziale fulcro di una rete mediterranea. Il sostegno del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, testimoniato da una lettera di supporto all’iter autorizzativo, sottolinea l’importanza strategica del progetto per lo sviluppo economico del territorio. La vicinanza alla landing station Retelit del cavo AAE-1 a Bari, che già collega l’Italia a una rete globale, amplifica ulteriormente il potenziale di Taranto come punto di snodo cruciale.Magna Grecia Cable rappresenta un passo fondamentale verso il rafforzamento della sovranità digitale europea, riducendo la dipendenza da infrastrutture sottomarine controllate da attori extra-europei. La sua realizzazione consentirà un incremento significativo della capacità di trasmissione dati, garantendo maggiore velocità, stabilità e sicurezza delle comunicazioni. Questo, a sua volta, favorirà l’adozione di tecnologie avanzate come il cloud computing, l’intelligenza artificiale e l’Internet delle cose (IoT), alimentando l’innovazione e la crescita in settori chiave.Il collegamento diretto tra Italia e Grecia apre inoltre prospettive concrete per lo sviluppo di nuove opportunità di business e la creazione di posti di lavoro. La possibilità di estendere la rete greca verso Atene, Salonicco e i Balcani rende il progetto un investimento strategico per l’intera regione, promuovendo l’integrazione economica e la cooperazione transfrontaliera. L’iniziativa, cofinanziata dal programma europeo CEF-DIG-2023-Gateways e supportata dalla Commissione Europea, dimostra l’impegno dell’Unione nel promuovere lo sviluppo di infrastrutture digitali resilienti e sostenibili, cruciali per la competitività dell’Europa nel panorama globale. Diego Teot, direttore Vendite Wholesale di Retelit, ha efficacemente riassunto l’impatto potenziale: un nuovo flusso di traffico internazionale, una maggiore competitività territoriale e un attrattiva accresciuta per investimenti ad alto valore aggiunto. Il progetto Magna Grecia Cable non è solo un cavo sottomarino, ma un ponte verso un futuro digitale più connesso, autonomo e prospero per l’Europa.
Magna Grecia Cable: il Mediterraneo diventa porta digitale europea
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