“La Furia di Mal,” pubblicato da Bertoni Editore, non è semplicemente un libro sulla musica, ma un affresco vivido e commovente dell’esistenza di un artista che ha saputo trasformare l’esperienza umana in melodia. La presentazione, tenutasi al Caffè degli Specchi di Trieste, ha rappresentato un viaggio emozionale, un’immersione nei ricordi di un uomo che celebra gli ottant’anni compiuti, offrendo al pubblico un’occasione unica per conoscere l’uomo dietro il nome d’arte.Paul Bradley Couling, nato a Llanfrechfa, Galles, il 27 febbraio 1944, ha dipinto un ritratto complesso della sua vita, partendo dalle sue radici gallesi, fonti di un orgoglio profondo e duraturo. Lontano dall’essere un percorso preordinato, la sua carriera è stata il frutto di una svolta inaspettata, un’opportunità casuale che lo ha proiettato verso un futuro che, fino ad allora, esisteva solo nella sua immaginazione. La musica, lungi dall’essere un’eredità familiare, si è rivelata una forza trainante, un catalizzatore di talento e perseveranza.Il libro si configura come un’autobiografia non convenzionale, un racconto onesto e a tratti ironico, che esplora le tappe fondamentali della sua vita: l’infanzia, la giovinezza, le prime esperienze lavorative, tutte fondamentali per la costruzione della sua identità artistica. Non mancano aneddoti pittoreschi, resi con un umorismo autoironico che alleggerisce il peso degli anni e sottolinea la resilienza di un artista che ha saputo affrontare le sfide con coraggio e creatività.L’arrivo in Italia, una scelta significativa, ha segnato l’inizio di una nuova fase del suo percorso artistico, arricchendo la sua esperienza con influenze culturali diverse e aprendo nuove opportunità nel mondo del cinema, dei fotoromanzi e della televisione. L’interpretazione di “Furia,” brano iconico che ha generato una generazione di cantanti, ha rappresentato un momento particolarmente emozionante della serata, un omaggio alla potenza evocativa della musica e al suo ruolo di colonna sonora delle vite di milioni di persone. “Furia” non è solo una sigla, ma un simbolo di energia, passione e libertà, valori che hanno sempre contraddistinto la figura di Mal. Il libro, così come la performance, offrono uno sguardo privilegiato sulla genesi di un’icona musicale e sull’uomo che ha saputo trasformare le sue esperienze in arte, lasciando un segno indelebile nella cultura italiana e internazionale.