La recente fase amministrativa regionale delle Marche si presenta come un momento cruciale, caratterizzato da un’urgenza di finalizzazione delle questioni pendenti all’interno del Consiglio Regionale e della Giunta. Queste discussioni, inevitabili in qualsiasi contesto politico, necessitano di essere subordinate alla salvaguardia dell’interesse collettivo, un imperativo che trascende le dinamiche interne. Questa affermazione, sottolineata dal Presidente della Regione, Francesco Acquaroli, si inserisce in un contesto più ampio di tensioni interne al centrodestra, come evidenziato dal recente riposizionamento politico di alcuni esponenti locali, che hanno optato per un passaggio da un partito all’altro, in questo caso dalla Lega a Forza Italia.Questo scenario, seppur potenziale fonte di frizioni, non deve oscurare la necessità di un approccio pragmatico e orientato al bene comune. Il Presidente Acquaroli ha evidenziato come la risoluzione di tali dinamiche interne debba essere affrontata con la priorità di preservare la coesione del centrodestra, non come fine a sé stessa, ma come strumento per garantire stabilità e continuità nell’azione amministrativa.L’unità del centrodestra, in questo frangente, non va interpretata come una rigida adesione a posizioni ideologiche predefinite, bensì come la capacità di convergere su obiettivi condivisi, focalizzati sul miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini marchigiani. Si tratta di un esercizio di responsabilità che implica la capacità di superare divergenze personali o di partito, privilegiando la visione d’insieme e l’efficacia delle politiche implementate.L’interesse dei cittadini marchigiani, quindi, si configura come il punto di riferimento imprescindibile per ogni decisione politica. Questo implica la necessità di ascoltare attivamente le loro esigenze, di promuovere un dialogo aperto e costruttivo e di garantire la trasparenza nell’utilizzo delle risorse pubbliche. Si tratta di un impegno che richiede un profondo senso di responsabilità e una dedizione assoluta al servizio della comunità.In definitiva, la priorità è definire un percorso di governance regionale che sia espressione di una visione condivisa, capace di coniugare stabilità politica, efficienza amministrativa e attenzione concreta ai bisogni dei cittadini. La finalizzazione dell’agenda regionale e la gestione delle dinamiche interne devono essere subordinate a questo obiettivo fondamentale, in un’ottica di crescita sostenibile e di progresso per l’intera regione Marche. La sfida è quella di trasformare le divergenze in opportunità, costruendo un futuro condiviso e prospero per tutti.
Marche: Acquaroli invita all’unità per il bene comune.
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