La Regione Marche si presenta all’Esposizione Universale di Osaka con un’offerta culturale inedita, un ponte artistico tra Oriente e Occidente che trascende la semplice promozione territoriale. La Fondazione Marche Cultura e la Marche Film Commission, in un’iniziativa congiunta, hanno scelto di esporre due opere distintive: l’installazione luminosa di Oliviero Fiorenzi e il cortometraggio “Sakura サクラ – Land of Symphony”, un’anteprima mondiale che fonde diverse discipline creative.L’opera di Fiorenzi, “Controluce”, è un’esperienza sensoriale che invita alla contemplazione. Realizzata con la prestigiosa carta filigranata di Fabriano, l’installazione si rivela solo in controluce, svelando un intricato gioco di forme e ombre. Questa tecnica inusuale non è casuale: evoca la fragilità della memoria, l’eredità di un’antica maestria artigianale e l’audacia di una visione contemporanea. L’effetto luminoso richiama le *shōji*, le tradizionali pareti scorrevoli giapponesi, elementi architettonici che incarnano il concetto di *ma* (間), lo spazio vuoto, essenziale per l’armonia estetica e la modulazione della luce, un vero e proprio strumento di rivelazione. L’opera si configura come una riflessione sulla natura effimera della bellezza, sulla semplicità come valore e sulla leggerezza come condizione per la contemplazione profonda.”Sakura サクラ – Land of Symphony”, invece, ambisce a un racconto più ampio, un viaggio emotivo attraverso il paesaggio marchigiano. Il cortometraggio, frutto di una collaborazione interdisciplinare tra Poliarte, Accademia di Belle Arti e Design e il Gruppo Rainbow, si presenta come un *road movie* in cui il cinema si fonde con la musica e il design. La narrazione segue Hitoshi, un violinista giapponese, costretto a un imprevisto sbarco ad Ancona e destinato a incontrare Chiara, una designer locale. Questo incontro casuale innesca un percorso di scoperta reciproca, un’immersione nel territorio che trascende le barriere linguistiche e culturali, generando un’inaspettata sintonia emotiva. Il film non è una semplice vetrina di luoghi iconici, ma un tentativo di comunicare l’essenza di un territorio, la sua anima, attraverso la lente di un’esperienza umana.Come sottolinea Andrea Agostini, presidente di Fondazione Marche Cultura, l’iniziativa mira a presentare un modello marchigiano autentico, un esempio di armonia tra patrimonio naturale, artistico e valori umani. In un contesto globale come quello dell’Expo, che invita a ripensare il futuro della società, queste opere rappresentano un faro di bellezza e sostenibilità, capaci di ispirare una nuova visione per il domani, un futuro fondato sulla connessione, l’artigianato, e la profonda consapevolezza del valore intrinseco di ogni luogo e di ogni persona. L’Expo di Osaka, in questo senso, si configura come un’occasione unica per la Regione Marche di contribuire a una conversazione globale sulla bellezza, la resilienza e la sostenibilità.
Marche all’Expo: arte, luce e musica per un ponte Oriente-Occidente.
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