Le Marche si sono distinte come modello di efficienza energetica industriale, posizionandosi come seconda regione in Italia per quota di consumi elettrici nell’industria con il 64% contro una media nazionale del 45%. Gli studi condotti dal database CIRO (Climate Indicators for Italian RegiOns) evidenziano l’eccellenza nella riduzione delle emissioni di gas serra. Le Marche si classificano tra le regioni con le più basse emissioni pro-capite in Italia, con 5,5 tonnellate di gas serra per abitante, contro una media nazionale di 7 tonnellate.Il monitoraggio CIRO ha rilevato altri punti di forza nella performance ambientale marchigiana. Il settore agricolo presenta generalmente buone prestazioni, con una quota di agricoltura biologica del 28% (media nazionale del 20%). Le basse emissioni pro-capite agricole e l’uso di fertilizzanti inferiore alla media nazionale evidenziano la sostenibilità delle pratiche agricole locali. Il patrimonio edilizio mostra buone prestazioni, con consumi degli edifici (206 kWh/mq) inferiori alla media nazionale (222 kWh/mq). La quota di edifici in classe A del 13% è superiore alla media italiana dell’11%. Tuttavia, le principali criticità per le Marche sono rappresentate dal trasporto pubblico locale con un numero di passeggeri inferiore alla media nazionale e dalle emissioni pro-capite prodotte dai trasporti.La performance sulle rinnovabili risulta inferiore alla media nazionale sia in termini di quota di consumi coperti da fonti rinnovabili che di nuovi impianti installati. Nel 2023, la capacità rinnovabile installata è stata di 132 MW, una cifra inferiore alle prestazioni di altre regioni italiane.La capacità delle regioni di monitorare e migliorare le proprie performance climatiche rappresenta oggi un elemento cruciale per accelerare la transizione ecologica del nostro Paese.
Marche, l’eccezione in campo energetico: 64% dei consumi industriali, bassissime emissioni pro-capite.
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