Marco Madrigali, figura poliedrica che ha intrecciato il mondo dell’imprenditoria digitale con la passione per il basket, si è spento a Bologna all’età di 21 anni. La notizia, diffusa dal quotidiano locale Resto del Carlino, segna la scomparsa di un uomo che ha lasciato un’impronta indelebile sia nel panorama videoludico italiano che nel cuore dei tifosi bianconeri.Madrigali, fondatore e anima dell’azienda Cto, un’azienda pionieristica nel settore dei videogiochi, ha incarnato l’innovazione e l’ambizione che hanno caratterizzato la sua carriera. La sua visione imprenditoriale ha contribuito a plasmare un settore in rapida evoluzione, contribuendo alla crescita e alla diffusione della cultura videoludica in Italia. Il suo nome è indissolubilmente legato alla Virtus Bologna, squadra di basket che ha presieduto con fervore e determinazione dal 2000 al 2003. Quei tre anni rappresentano un’epoca d’oro per la società, un periodo di trionfi che hanno esaltato l’entusiasmo dei tifosi e consacrato la squadra come una potenza europea. Il 2001 fu un anno storico: la Virtus conquistò il trofeo della Coppa Italia, il campionato nazionale e, con un’impresa memorabile, l’Eurolega, una competizione di prestigio che ha visto la squadra emergere tra le migliori d’Europa. In quella squadra, guidata da un talento emergente come Manuel Ginobili, destinato a brillare nella NBA, Madrigali ha saputo creare un mix esplosivo di esperienza e gioventù, di forza e tecnica.L’impegno di Madrigali non si limitò alla presidenza della Virtus: ricoprì anche il ruolo di presidente della Legabasket, contribuendo attivamente alla gestione e allo sviluppo del campionato italiano di pallacanestro. La parabola ascendente della Virtus, però, fu tragicamente interrotta. Le difficoltà finanziarie che colpirono l’azienda Cto, un riflesso delle sfide e delle incertezze del mercato, si ripercossero inevitabilmente sulla società sportiva, conducendo alla dolorosa radiazione nel 2003 e alla necessità di ricostruire dalle fondamenta. Un evento traumatico che segnò la fine di un ciclo vincente, ma che non cancellò il ricordo dei fasti passati e l’eredità lasciata da Madrigali.I funerali si terranno martedì alle 15:15 nella Chiesa della Certosa di Bologna, un luogo simbolo della città, per celebrare la vita di un uomo che ha saputo coniugare passione, imprenditorialità e amore per lo sport, lasciando un vuoto che sarà difficile da colmare. La sua storia è un monito sulla fragilità del successo e sulla necessità di affrontare le sfide con resilienza e determinazione, ricordando al contempo l’importanza di perseguire i propri sogni con passione e coraggio.
Marco Madrigali spento: un impero digitale e l’oro della Virtus
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