Marina messicana: atterraggio cadetti dopo tragedia a New York per assistenza psicologica

Un gruppo di 172 cadetti e personale della Marina messicana dell’equipaggio della nave scuola Cuauhtémoc è atterrato nella prima ora del giorno a Veracruz, sulla costa del Golfo del Messico. Secondo le fonti ufficiali della marina, questo gruppo dovrà ricevere assistenza psicologica e supporto amministrativo per poter tornare alla regolare routine delle attività navali. Questa decisione è stata presa dopo l’accaduto il 17 maggio a New York, quando la nave scuola Cuauhtémoc ha incrociato involontariamente il ponte di Brooklyn durante una manovra che aveva coinvolto la nave. Il danno causato dalla collisione è stato pesante: due marinai persero la vita e altri 22 rimasero feriti.L’istituzione marittima ha confermato i nomi dei due membri del personale in trattamento medico negli Stati Uniti, sottolineando che le condizioni degli stessi sono stabilizzate grazie alle cure specialistiche. Nonostante la mancanza di informazioni più specifiche sulla natura delle lesioni riportate da questi individui, l’istituzione ha ribadito il suo impegno per garantire una rapida e efficace guarigione.La Marina messicana si è assunta un forte impegno per fornire assistenza psicologica e supporto amministrativo agli studenti rimasti traumatizzati dall’accaduto. Inoltre, hanno rassicurato i genitori dei cadetti che l’amministrazione navale non solo continuerà a garantire il loro benessere durante questo difficile periodo ma cercherà anche di fornire le risorse necessarie per ripristinare la normale routine delle attività.La Marina è consapevole dell’importanza del sostegno psicologico e amministrativo durante i momenti difficili come questi. Saranno quindi forniti a tutti gli studenti interessati supporto e consulenza da parte di specialisti della salute mentale, con l’obiettivo di aiutarli a superare il trauma riportato nell’incidente.La Marina messicana continuerà a fornire aggiornamenti sulla situazione in base alle informazioni che riceverà dall’autorità navale statunitense e da altre fonti disponibili.