Le notizie provenienti dal Pakistan descrivono un quadro di gravità inaudita: due bambine di tre anni sono state uccise durante gli intensi raid aerei condotti dagli aerei indiani su sei località strategiche del Paese. Il tenente generale Ahmed Chaudhry, ufficiale di rilievo dell’esercito pakistano, ha fornito gli aggiornamenti più recenti sulla situazione, rivelando che almeno 26 civili hanno perso la vita a causa degli attacchi aerei e dei conflitti militari in corso. Tra questi decessi vi sono anche 46 feriti, una testimonianza lampante della portata del dramma.Gli scontri tra le forze armate indiane e quelle pakistane hanno raggiunto un livello di intensità senza precedenti nella regione del Kashmir, che da tempo rappresenta il cuore della disputa territoriale e simbolica tra i due Paesi. La dichiarazione del tenente generale Chaudhry ha aggiunto un elemento nuovo alla vicenda, svelando che la moschea di Bahawalpur, nel Punjab pakistano, è stata colpita in quanto apparentemente collegata ad organizzazioni paramilitari legate al Kashmir. Questo elemento apre nuove prospettive sulla complessità del conflitto e sulla natura delle istituzioni coinvolte.Le notizie di questi scontri hanno suscitato una forte reazione a livello internazionale, con molti Paesi che stanno seguendo con attenzione la situazione. Mentre gli eventi continuano a evolversi, la preoccupazione per i civili colpiti e le future conseguenze del conflitto rimane alta.