domenica, 4 Maggio 2025
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Massacro nella città sud-sudanese: ‘elitotteri’ uccidono 70 persone, tra cui donne e bambini

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L’ospedale di Medici Senza Frontiere in Sud Sudan, a Old Fangak, è stato sconvolto da un massacro nella mattinata quando due elicotteri da combattimento hanno sganciato una bomba sulla farmacia ospitata dall’organizzazione umanitaria. La scena è stata descritta come “apocalittica” dai testimoni, con edifici ridotti in macerie e persone terrorizzate.La struttura dell’Ong era diventata un importante punto di riferimento per i residenti locali, che si rivolgevano agli operatori umanitari in cerca di cure. L’ospedale Medici Senza Frontiere a Old Fangak era una delle poche strutture sanitarie operative nella regione, ed è difficile immaginare come la vita della comunità possa essere stata ulteriormente devastata da tale evento.Gli elicotteri hanno continuato a bombardare la città per circa mezz’ora dopo il lancio della bomba sulla farmacia di Medici Senza Frontiere, causando terribili scene di distruzione e sofferenza. I primi soccorsi sono stati difficilmente attivati a causa delle condizioni di guerra.L’inizio dell’incursione si è verificato intorno alle 4:30 del mattino con la conseguente esplosione della farmacia della Ong, causando gravi danni ai locali. La bomba è stata lasciata cadere dalla parte posteriore dell’elicottero che continuò poi ad eseguire missioni di bombardamento in diverse zone della città.La situazione si è ulteriormente aggravata quando a circa 2 ore e mezzo dopo l’avvenimento un drone ha lanciato una bomba sull’area del mercato pubblico. La struttura era piena di persone che cercavano di sopravvivere alla mattinata di violenza.La popolazione è stata colpita duramente dalla gravità della situazione. La devastazione causata è immensa e molte delle vittime sono stati tratti in salvo solo grazie all’intervento rapido dei soccorritori che hanno lavorato giorno e notte per assistere gli ultimi superstiti.La condanna dell’attacco è stata forte da parte di Medici Senza Frontiere, ma il mondo intero ha espresso la propria profonda preoccupazione per l’escalation della violenza e ha richiesto un immediato cessate il fuoco. Le vittime sono state ricordate e omaggio fatto alle loro famiglie che devono affrontare questo duro momento.L’incidente ha anche sollevato critiche nei confronti delle forze armate coinvolte, accusate di aver utilizzato metodi aggressivi e non necessari per raggiungere i propri obiettivi. Molti hanno espresso preoccupazione sull’impatto che gli eventi hanno sulle comunità più vulnerabili.La crisi in corso è stata definita da molti come una “disumanizzazione” della popolazione, essendo le forze militari coinvolte accusate di violare i diritti umani e di continuare a utilizzare metodi bellici aggressivi.

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