La seconda prova scritta dell’esame di maturità svela oggi la sua veste variegata, riflettendo la pluralità degli indirizzi di studio e la complessità del percorso scolastico che gli studenti sardi hanno affrontato. Dalle aule del Liceo Classico, dove la riflessione filosofica di Cicerone e l’analisi del suo “De Amicitia” sollecitano interpretazioni e approfondimenti sul valore dell’amicizia e dei legami sociali, alle aule dello Scientifico, dove la logica matematica e la capacità di problem solving vengono messe a dura prova con quesiti complessi e questionari dettagliati, l’esame si presenta come una sfida intellettuale calibrata sulle specificità di ogni indirizzo. Anche gli studenti dei professionali, quelli con vocazione alla progettazione e alla gestione del territorio, si confrontano con una prova che fonde la conoscenza del suolo – Geopedologia – con le dinamiche economiche e la valutazione immobiliare (Estimo).Un momento cruciale, questo, nel percorso di undicimila trecentottantaquattro giovani sardi, che intraprendono questa seconda tappa di un percorso intenso e denso di aspettative. L’aria è sospesa tra la concentrazione profonda e l’ansia comprensibile, un mix che permea gli ambienti scolastici e si estende alle famiglie che attendono con trepidazione i risultati. L’organizzazione di un evento di tale portata richiede un ingranaggio complesso e ben oliato: trecentonovantanello commissioni, distribuite su tutto il territorio regionale, hanno dato il via ai lavori preparatori già nei giorni scorsi. Un esercito di mille trecentoventi commissari esterni, affiancati da tre docenti interni per ogni classe, costituisce la forza lavoro che garantirà la correttezza e l’equità della valutazione. La provincia di Cagliari si conferma il bacino più consistente di candidati, con un numero di studenti che supera le cinquemila otto centosettanta, a cui si aggiungono centosei candidati esterni.Nonostante l’impegno profuso, la Sardegna si trova a fronteggiare una realtà meno confortante: con un tasso di esclusione dal percorso finale del sette virgola uno per cento, si posiziona tra le regioni con la percentuale più alta di studenti non ammessi alle prove finali, una statistica che impone una riflessione approfondita sulle dinamiche scolastiche e sulle possibili aree di miglioramento. Il futuro di questi giovani ora è sospeso, in attesa del verdetto che aprirà o meno le porte delle prove orali, l’ultima, e forse più emozionante, tappa di questo percorso a tre voci.
Maturità Sardegna: tra filosofia, matematica e futuro sospeso.
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