Presidente Meloni, il suo riferimento a un “cambio di passo” rimanda a una necessità percepita dall’opinione pubblica di cambiamento, ma l’impressione è che essa non sia stata implementata concretamente nel discorso politico. La sua reazione agli attacchi delle opposizioni sembra essere più incentrata sulla difesa della propria immagine che sul dare risposte alle domande dei cittadini. Questo approccio potrebbe rafforzare l’impressione di una comunicazione a senso unico e di scarsa volontà di confrontarsi con le critiche.La capogruppo di Iv alla Camera, Maria Elena Boschi, ha sottolineato questo aspetto con precisione durante la sua replica all’interrogazione del question time rivolta alla Premier Giorgia Meloni. La critica è stata formulata in termini molto chiari: invece di affrontare i problemi reali e le preoccupazioni espresse dagli italiani, si sta cercando di influenzare l’opinione pubblica attraverso una battaglia mediatica con gli avversari.La denuncia della Boschi ha toccato un aspetto critico del comportamento politico del governo: la tendenza a rinfacciare agli oppositori l’accusa di sessismo ogni volta che vengono criticati. Questa tattica può essere percepita come una strategia difensiva più che come un tentativo sincero di affrontare le questioni in discussione. Inoltre, la Boschi ha evidenziato come tale atteggiamento non sia solo deleterio dal punto di vista politico ma anche profondamente ingiusto, soprattutto quando viene fatto da chi, invece di difendersi con argomentazioni solide, cerca di trasformare il dibattito in una questione personale e privata. Il giudizio finale della Boschi è stato netto: la critica rivolta alla Meloni non nasce dal rifiuto della sua posizione di donna in carica ma dalla convinzione che i problemi del Paese richiedono risposte concrete ed efficaci, e che il governo dovrebbe concentrarsi su questo piuttosto che cercare di manipolare l’opinione pubblica.