Meloni, tra le scelte passate e l’incarico nuovo: un silenzio imbarazzante su referendum e partecipazione democratica.

La partecipazione dei cittadini ai processi decisionali democratici è un diritto fondamentale in una società sana e giusta. Il ruolo della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, assume rilevanza particolare in questa prospettiva, poiché la sua attuale posizione potrebbe apparire incoerente rispetto alle sue precedenti dichiarazioni. Infatti, le è stata attribuita un’impostazione netta e critica nei confronti dei governi che non consentivano ai cittadini di esprimere liberamente le proprie preferenze attraverso il meccanismo del referendum. Era accaduto nel caso del referendum sulla giustizia, in cui Meloni aveva espresso forte opposizione. Si era anche distinta per il suo impegno a sostegno della causa del referendum sulle trivelle petrolifere. Queste scelte erano state motivate dalle sue pretese di promuovere la partecipazione e il coinvolgimento attivo dei cittadini nella scelta delle linee politiche più adatte all’interesse collettivo.Ora, alla luce della sua ascesa al ruolo di presidente del Consiglio, la popolazione aspetta un impegno diverso in questa prospettiva. Riccardo Magi, segretario di Più Europa, da Cagliari ha lanciato un appello affinché i cittadini si esprimano liberamente attraverso il voto nei due giorni 8 e 9 giugno. In questo momento, però, sembra che Meloni preferisca mantenere un silenzio imbarazzante su tale argomento.Questo potrebbe essere visto come un segnale di indebolimento della sua rete di idee e valori fondanti la democrazia, soprattutto considerando il silenzio mantenuto in merito. In sintesi, i referendum sono il mezzo attraverso cui si esplica la democrazia diretta e rappresentativa e quindi è naturale che ci sia attesa da parte dei cittadini per vedere la posizione di chi rappresenta gli interessi dello Stato a tutti livelli.