Un’onda di affetto e di commenti, a volte aspri, ha investito Enrico Mentana, direttore del TgLa7, in seguito a un post che aveva innescato illazioni sul suo futuro professionale. La rassicurazione, affidata ai canali social, è diretta e pragmatica: “Non scomparirò!”.Al di là della semplice smentita, il messaggio rivela una riflessione più ampia sul rapporto tra un giornalista di lungo corso e il pubblico, e sui meccanismi spesso distorti dell’opinione pubblica. L’aggiunta, apparentemente giocosa, rivolta a “odiatori professionali e dilettanti” e a “calunniatori malvissuti”, è in realtà una lettura acuta e ironica della dinamica dell’opposizione. Non si tratta di una provocazione gratuita, ma di una presa d’atto della polarizzazione che caratterizza il panorama mediatico contemporaneo.La reazione di Mentana incarna una risposta matura e consapevole. Piuttosto che ignorare o sminuire le critiche, egli le accoglie come parte integrante del processo comunicativo, trasformando persino l’ostilità in un segno di attenzione, seppur negativo. Riconoscere la presenza di “livore inutile” suggerisce una consapevolezza della superficialità e dell’infondatezza di alcune accuse, confermando, al contempo, la capacità di generare reazioni, positive o negative, che costituiscono un segno di rilevanza.La sua permanenza, confermata, rappresenta più di una semplice prosecuzione di un incarico. È un segnale di continuità in un’epoca di rapidi cambiamenti e di incertezza nel settore dell’informazione. Un giornalista di questa levatura, con una storia e un approccio distintivo, rimane una risorsa preziosa per il dibattito pubblico. La sua presenza continua a garantire un’informazione indipendente, approfondita e rigorosa, elementi fondamentali per una democrazia sana.Il post, in definitiva, non è solo una risposta alle speculazioni, ma un’affermazione di identità e di impegno, un modo per ribadire il proprio ruolo di osservatore critico e voce autorevole nel panorama italiano. È una dichiarazione di intenti per un futuro in cui l’informazione continuerà a essere terreno di scontro, di passione e di confronto.